Corriere della Sera del 02/06/14
Elisabetta Soglio
.«L’assessore ha superato ogni
limite Subito un segnale di discontinuità»
«Nelle ultime settimane, l’assessore
Mantovani è andato al di là del bene e del male. Noi ci aspettiamo
un grande segnale di discontinuità anche dalla sua maggioranza e dal
presidente Maroni. Se non verrà sfiduciato, proporremo una mozione
di sfiducia anche nei confronti del governatore». Il consigliere
regionale Umberto Ambrosoli, candidato del centrosinistra alle
regionali battuto appunto da Maroni, rilancia obiettivo e motivazioni
della mozione che arriverà in aula il 10 giugno prossimo: «Di
fronte ai fatti gravi emersi con l’inchiesta sulla sanità questa
maggioranza non è stata messa in sicurezza, nè ha dato segnali di
discontinuità». A cosa allude, Ambrosoli? «Parlo della vicenda dei
direttori generali delle Asl e degli ospedali finiti nell’indagine.
Ci sono voluti più di 10 giorni perché assessore e giunta
prendessero atto della gravità di quanto emergeva dagli atti. Anzi,
nelle reazioni emerge un senso di impunità inaccettabile». Alcune
persone sono state rimosse. Cosa chiedeva? «Anzitutto bisogna
cambiare un meccanismo per cui i direttori generali sono scelti dai
partiti, sono invitati d’onore alle cene elettorali dove si fa
fundraising. Per non dire della mail con cui si chiedevano loro
contributi economici ai partiti che li avevano nominati. E vogliamo
parlare del discorso di Mantovani ad Arconate?». Mantovani ha
spiegato di essere stato frainteso e di non aver mai violato le
leggi. «Io ho ascoltato quel discorso. Lui diceva di essere
disponibile ad aiutare qualcuno. E nella sue reazioni in tutte queste
settimane traspare la sua consapevolezza del fatto che non sarà
punito per non avere detto nulla sui dg, per non aver controllato gli
appalti delle varie società, per non essersi adoperato in tempo
evitando di far diventare la vicenda Stamina quello che è
diventato». Lei fa riferimento a cose avvenute prima dell’arrivo
di questa giunta: perché attaccare Mantovani? «Perché lui e tutti
loro non hanno fatto nulla per cambiare davvero». E i cambi fatti ai
vertici della Regione e negli ospedali? «Ma i risultati quali sono?
Se andiamo avanti così quanto a efficacia dell’azione
amministrativa finiremo col dire che si stava meglio quando si stava
peggio». Quale segnale di discontinuità chiedete? «Sostituire i
soggetti chiamati a ruoli di responsabilità e questo è stato fatto
in parte. Per il futuro, bisogna far prevalere il principio della
professionalità su quello dell’appartenenza e i dg devono essere
nominati in modo da togliere ai partiti questo potere». E la
politica, che ruolo ha? «La politica dà l’indirizzo. Dice cosa
deve fare un’azienda ospedaliera e come deve lavorare. È diventata
che le nomine vengano spartite così: ma la maggioranza dei lombardi
è contraria a questo sistema». Ci vuole un magistrato, come Cantone
all’Expo, anche per le nomine? «Non ci vuole Cantone. Ci vuole,
come chiede la nostra mozione, un meccanismo di selezione delle
professionalità realizzate da soggetti diversi rispetto ai soggetti
politici, che facciano vere e proprie audizioni. Loro danno una rosa
di nomi e la politica a quel punto sceglie sulla base dei nomi
ricevuti». Mantovani sostiene che la vostra sia una polemica molto
personale. Risposta? «Se per personalistico intende il fatto che un
cittadino come me si indigna vedendo il video di Arconate, la viva
pure così. O se pretende che tutti tacciano di fronte alle sue non
posizioni, faccia pure». Lei si aspetta che la maggioranza voti la
vostra mozione di sfiducia? «Dalla maggioranza mi aspetto
un’assunzione di responsabilità. Se fossero tutti contenti di
Mantovani non direbbero, almeno metà di loro, che la riforma della
sanità deve farla l’assessore Cantù». E se la mozione verrà
bocciata? «Noi avevamo posto a Maroni alcune condizioni per evitare
di presentare una mozione contro di lui. Alcuni di questi punti sono
stati assecondati, ma il principale era rimuovere l’assessore alla
Sanità. Quindi, se non passa quella per Mantovani, presenteremo
subito dopo una mozione per sfiduciare il Governatore». Perché?
«Perché è un presidente che non governa e non prende decisioni,
sta facendo ordinaria amministrazione e ha grossi problemi a fare i
conti con il passato: non a caso, da inizio legislatura a oggi sono
state annunciate 5 comm di inchiesta volute dalla sua giunta su Aler,
Stamina, Infrastrutture Lombarde, sulle partecipate, sui dg della
sanità. Senza che nulla sia cambiato».
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