giovedì 24 settembre 2015

AUTONOMIE E SURREALISMI


Sandro Albini
24 settembre 2014
Per 30 anni la Lega ha sbandierato il tema dell'autonomia dei territori arrivando a minacciare scissioni, devoluzioni e altri simili specchietti per le allodole. Ora, al governo della Regione Lombardia (insieme ad una sempre più evanescente Forza Italia), non solo non attribuisce autonomia alle Provincie Lombarde, ma sottrae loro competenze esercitate da decenni. Così ha prospettato la eliminazione dell'autonomia dei grandi Ospedali (Civili di Brescia in testa, autonomi da 5 secoli)). Maroni protesta perché non è stato preavvisato della intenzione di insediare un centro di identificazione dei rifugiati a Montichiari dopo che lui ha esercitato una ritorsione contro gli albergatori che li ospitano. Bella coerenza, Maroni a Milano. Calderoli a Roma continua a manifestarsi per quello che è: una sorta di saltinbanco parolaio che da Ministro della semplificazione sbandierò la eliminazione di migliaia di Enti inutili e altrettante leggi (bruciando platealmente davanti alle TV una pila di carte). Quando lasciò il Ministero nemmeno uno degli Enti o dei testi legislativi era abrogato. Ora presenta milioni di emendamenti fasulli su una legge costituzionale e, con indicibile improntitudine, sostiene che siccome il regolamento non lo vieta, vuol dire che è legittimo. Che si tratti di una iniziativa eversiva (bloccherebbe il Parlamento per due anni) ed estorsiva (per ritirarli si aspetta una contropartita) non gli fa ne caldo ne freddo. D'altra parte dall'autore della legge elettorale da lui stesso definita "una porcata" non c'è da attendersi di meglio. Per rimanere a Roma è surreale che Forza Italia accusi non si sa chi di compravendita di Senatori quando è giudizialmente accertato che proprio il suo capo pagò per far cadere il Governo Prodi: da che pulpito. I 5 stelle continuano nelle loro infantili esternazioni essendo incapaci di fare altro. Riflettano gli elettori: sappiano che consegnare il governo del Paese a simili soggetti, posto che la loro etica della responsabilità è al di la da venire, finirebbe per essere pagata a caro prezzo dai cittadini: Atene docet.

Nessun commento:

Posta un commento