lunedì 18 novembre 2013

Cile, Bachelet vince ma va al ballottaggio

La Stampa 18 novembre 2013
 
 
 
 
La socialista Michelle Bachelet ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali cilene con il 46,6% dei voti, e dovrà affrontare in ballottaggio la sua rivale di centrodestra, Evelyn Matthei (25,2 % dei voti), il prossimo 15 dicembre, secondo i risultati ufficiali parziali diffusi dal Servizio Elettotale, in base allo scrutinio del 54,6 % dei seggi. 

Se i risultati finali del Servizio Elettorale - e le prime proiezioni che confermano questa tendenza con lievi spostamenti - mantenessero questa proporzione fra le due candidate principali, confermerebbero solo in parte le previsioni dei sondaggi prima del voto. A Bachelet, infatti, era attribuito il 47% dei voti mentre a Matthei solo il 14%: la candidata del centrodestra ha ottenuto dunque un risultato al di sopra delle aspettative, e affronta il ballottaggio contando con una base più solida di voti. Degli altri sette che si erano presentati per il primo giro delle presidenziali, solo due hanno superato la soglia del 10% dei voti, lottando spalla a spalla e staccando il resto dei candidati. Sono l’economista indipendente Franco Parisi, con 10,3% e l’ex socialista Marco Enriquez Ominami, con il 10,7%. 

Questa notte, come previsto, ci sono stati festeggiamenti fra i dirigenti della Nuova Maggioranza che ha promosso la candidatura di Michelle Bachelet -dove a socialisti e democristiani si sono aggiunti i comunisti- ma anche nel quartiere generale dell’Alleanza, la coalizione di centrodestra che appoggia Evelyn Matthei non sono mancate le celebrazioni: la candidata è riuscita non solo a strappare il ballottaggio, come aveva promesso durante la campagna elettorale, ma anche a migliorare la sua performance di circa 10 punti rispetto agli ultimi sondaggi. 

I risultati delle elezioni politiche che si sono svolte insieme alle presidenziali - per rinnovare tutta la Camera dei Deputati e la metà dei seggi del Senato - affluiscono con maggiore lentezza, e solo domani sarà possibile stilare una mappa del nuovo Parlamento.  

Chi è già sicura di un poso fra i deputati è Camila Vallejo, “pasionaria” che ha guidato le proteste studentesche del 2011. La 25enne laureata in geografia e candidata del Partito comunista ha ottenuto il 43,66% dei voti nel comune La Florida, barrio della capitale dove è nata. Anche Giorgio Jackson, ex dirigente studentesco dell’Università Cattolica, è stato eletto con il 47,27% delle preferenze. Oltre a loro sederanno in Parlamento Karol Cariola, 26 anni e anche lei ex presidente della Federazione Studentesca (Fech) e candidata comunista e Gabriel Boric, ex dirigente studentesco. 

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