sabato 19 luglio 2014

«Voi politici peggio dei clan» 
Il pm in aula parla come Grillo.


Corriere della Sera 19/07/14

Obiettivo degli strali sono i politici corrotti, compromessi, comunque sotto accusa. E questo è un famoso Grillo di annata: «Arrendetevi, siete circondati dal popolo italiano. Uscite con le mani alzate e nessuno vi toccherà!». Questo, invece, è il pm Antonello Ardituro, già noto per aver mandato sotto processo Nicola Cosentino, l’anima nera del berlusconismo campano quando ancora contava nel partito: «Arrendetevi! Vergognatevi! Con i rifiuti vi siete mangiati la vostra terra. Avete più colpe dei camorristi. Quelli almeno si pentono. Voi avete molto più da perdere!». Grillo parlava in quel modo in una piazza affollata, nel febbraio dell’anno scorso: un comizio con il lanciafiamme, tra i più cliccati su YouTube. Ardituro è intervenuto ieri nell’aula del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dove si sta celebrando il processo contro Enrico Fabozzi, ex sindaco pd di Villa Literno, poi consigliere regionale decaduto e quindi riammesso in Consiglio, sebbene nel frattempo espulso dal Pd, per un’altalena di condanne e assoluzioni legate ad altre vicende giudiziarie. Ora Fabozzi è accusato di concorso esterno in associazione camorristica per un appalto di 13 milioni concesso nel 2007 a imprenditori legati ai Casalesi. Copyright a parte, una prima questione si impone: è normale che un pm parli come il più radicale dei leader di opposizione? Ed è normale che lo faccia con gli stessi toni e con la stessa inclinazione moralistica, non durante un convegno o un’intervista sui massimi sistemi, ma in un’aula di tribunale, nel corso di una requisitoria? No, normale non è, tanto è vero che ieri la polemica ha subito intasato i siti e le agenzie. Dalla renziana Pina Picierno, che pure fu tra i primi a contestare Fabozzi quando ancora era nel Pd, all’azzurro Nitto Palma, il fronte dei politici si è compattato: Ardituro pensi a fare il pm, ricordi le parole di Napolitano sulla «cruciale importanza» di comportamenti rigorosi e responsabili, raccolga prove e cerchi di convincere con queste, non con le tirate qualunquiste. Ecco il tono delle prime reazioni. Tuttavia, nessuno può negare che un risultato sia già stato raggiunto. Fabozzi non è Cosentino e ieri c’erano notizie internazionali e giudiziarie ben più forti, ma ciò nonostante la requisitoria di Santa Maria Capua Vetere è «passata» ugualmente. Sarebbe successo se fosse stata pensata con meno punti esclamativi? Non è un particolare di poco conto, poi, il fatto che il pm Ardituro sia stato appena eletto al Csm e che in un prossimo futuro dovrà occuparsi dell’autogoverno della magistratura.

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