martedì 13 agosto 2013

Nigeria, strage di fedeli in moschea

La Stampa 12/08/2013 
 

Attacco durante la messa  di domenica mattina a Kondunga,  nel nord est del Paese: 44 morti.
Sospetti sui militanti islamici
 

Strage in una moschea a Kondunga, nel nord est della Nigeria, dove 44 fedeli domenica, durante la preghiera all’alba, sono stati uccisi da uomini armati. Altri 26 sono stati feriti. Lo riporta la Bbc. 
Non è ancora chiara la matrice dell’attacco che non è stato rivendicato dal alcun gruppo.  

Il Nigeria Daily Post riferisce che altre dodici persone sono state uccise nel villaggio di Ngom, vicino a Maiduguri, capitale dello stato di Borno dove si trova anche Kondunga, teatro della strage in moschea. 

Nel maggio scorso la Nigeria ha dichiarato la stato di emergenza in tre stati nel nordest dove dà la caccia ai militanti islamici della setta Boko Haram che vogliono rovesciare il governo nigeriano e creare uno stato islamico del nord. 

Secondo testimoni citati dal Washington Post gli autori dell’attacco indossavano divise militari che potrebbero essere state rubate durante un assalto ad una base dell’esercito nigeriano e hanno fatto irruzione nella moschea sparando a raffica contro le decine di fedeli in preghiera. 

Dal 2009 Boko Haram - setta jihadista fondata nel 2001 con lo scopo di cacciare i cristiani dal nord della Nigeria, dove i musulmani sono la maggioranza, e di instaurarvi un regime fondato sulla rigida applicazione della sharia - ha ucciso migliaia di persone nel nord del Paese. 

Proprio oggi in un video ottenuto dalla France Presse il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau - oltre a smentire di essere stato ucciso durante la poderosa offensiva militare lanciata dal governo di Abuja per distruggere la setta fondamentalista islamica - ha rivendicato i recenti sanguinosi attacchi contro le forze di sicurezza nel nord-est nigeriano. 

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