giovedì 15 agosto 2013

Egitto paese impazzito L’esercito fa una strage.

Dura repressione dei sostenitori di Morsi. Almeno 235 morti. E il vicepresidente ElBaradei si dimette polemicamente.

Almeno 235 morti, più di 1400 feriti: è questo il bilancio – ancora parziale – della giornata di scontri di ieri in Egitto. Tutto è partito in mattinata al Cairo, con un’operazione delle forze dell’ordine per rimuovere i sit-in dei Fratelli musulmani – il partito del presidente Mohamed Morsi, deposto dall’esercito il 3 luglio scorso – in due quartieri della città. La polizia ha attaccato violentemente i manifestanti, lanciando gas lacrimogeni e – secondo alcune testimonianze – sparando su di essi con armi automatiche, aprendosi così la strada per penetrare nei due accampamenti di el-Nahda e Rabaa al-Adaweya.

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