lunedì 1 giugno 2015

Cinque a Due

I risultati delle elezioni devono far riflettere. Certo, si doveva far meglio: presentare proposte migliori e programmi più innovativi, coinvolgere l'elettorato che si astiene in maniera sempre più massiccia, selezionare candidati irreprensibili. Certo.
I risultati devono però far riflettere soprattutto chi le ha perse. Le regioni in cui si votava erano sette. In cinque ha vinto il centrosinistra. In due ha vinto il centrodestra. Forza Italia viaggia intorno al 10% ed è superata dalla Lega, mentre il M5S, ancora una volta, non riesce a sfondare tra chi vota. SEL esce perdente persino in Puglia.
Ormai, in Italia il centrodestra amministra solo tre regioni, di cui due a presidenza Leghista. Il M5S nessuna. Il centrosinistra ne amministra sedici e la Valle d'Aosta fa storia a sé.
"Le elezioni sono competizioni, quindi i numeri sono determinanti e contano i risultati." Lo ha detto ieri sera Antonio Padellaro, fondatore del Fascio Quotidiano, mentre gongolava per una possibile vittoria di Forza Italia in Umbria e Campania. Vittoria che non si è verificata.
Chi ha vinto ieri è chiaro, così come è chiara la fotografia degli ultimi anni. Il resto sono considerazioni da Processo del Lunedì, in cui la claque delle squadre sconfitte snocciola alibi, scuse e proclami per le tifoserie.
Attilio Caso

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