sabato 2 agosto 2014

Le obiezioni dei sindaci alla linea dura di Sel. E forse Vendola le ha ascoltate

Nicola Mirenzi 
Europa  

Non solo Pisapia, anche Doria ed Emiliano preoccupati dal peggioramento delle relazioni tra gli alleati
L’allarme l’ha lanciato ieri il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, esprimendo la preoccupazione che davvero il peggioramento delle relazioni tra il Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà in parlamento possa avere una ricaduta anche a livello locale. Non è l’unico infatti a pensare che le cose stiano prendendo una piega pericolosa, che non fa bene a nessuno. Anche il sindaco di Genova, Marco Doria, ha detto – benché passato più inosservato – di «non condividere» l’ostruzionismo esercitato da Nichi Vendola e i suoi in parlamento.
E forse è proprio per questa crescita d’ansia che già dall’altro ieri i parlamentari di Sel hanno cominciato ad adottare un atteggiamento meno oltranzista e barricadero nei confronti del governo, e dunque del Partito democratico di cui è espressione. Tanto è vero che ieri Loredana De Petris, capogruppo dei vendoliani alla camera, all’uscita dall’incontro con il ministro Maria Elena Boschi, ha parlato di un tentativo di «riduzione del danno», spiegando: «Oggi noi ci siamo presentati all’incontro con il ministro Boschi a esporre i problemi che abbiamo sempre sollevato, a partire da quello, grosso come una casa, dell’equilibrio delle camere e dell’elezione degli organi di garanzia». Non che ci sia stata chissà quale convergenza, tra le due parti: De Petris ha definito l’incontro «interlocutorio», lasciando intendere che ci sia ancora da fare molto per avvicinare le due parti.
E si capisce così che se a Roma il Pd e Sel si scontrano con le loro differenze, a livello locale, dove l’alleanza sinora ha tenuto la preoccupazione lievita e spinge Michele Emiliano, ex sindaco di Bari, nonché candidato favorito alle primarie per la guida della regione Puglia, a un appello: «Spero che immediatamente i toni siano abbassati anche perché sul territorio il nostro rapporto con Sel è assolutamente positivo, quindi non c’è motivo di allungare anche nelle province un conflitto». Aggiungendo però una valutazione di merito sulla responsabilità dello scontro. «In parlamento – ammonisce – è molto forte perché il Partito democratico si è sentito aggredito non solo dagli emendamenti ma anche dagli aggettivi utilizzati da Sel».
Di parere opposto sono invece i vendoliani, che attribuiscono la responsabilità al «muro contro muro» al governo. Sia come sia, l’allarme di Pisapia non è passato inosservato. In serata, ieri, Vendola ha approvato l’apertura della Boschi, assicurando che a Sel preme «la gara delle idee non degli insulti». Come consigliava di fare, appunto, il sindaco di Milano.

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