martedì 23 luglio 2013

Regione Lombardia boccia odg per campagna anti razzismo

Sul riferimento a Calderoli naufraga l'accordo

Maroni favorevole, poi il dietrofront per l'allusione
al «caso Kyenge»

Il Consiglio regionale lombardo ha respinto un ordine del giorno presentato dal Pd nel quale si chiedeva un «impegno» della giunta a «finanziare una campagna contro il razzismo». L'iniziativa di sensibilizzazione si sarebbe dovuta avvalere di spot, inserzioni e corsi per i pubblici amministratori. Contro l'odg hanno votato i partiti della maggioranza Pdl-Lega, così come la giunta - presente in aula il governatore Roberto Maroni - ha espresso parere «contrario».
CONVERGENZA IMPOSSIBILE - Prima di leggere l'odg, Maroni si era detto «assolutamente favorevole a qualsiasi iniziativa» contro il razzismo. «Noi della Lega non siamo razzisti», aveva ribadito ai cronisti, «è un luogo comune, noi siamo per l'integrazione». Ma il riferimento indiretto al vice presidente leghista del Senato, Roberto Calderoli, citato nell'odg, ha reso difficile una convergenza bipartisan. «In Lombardia si attestano diverse manifestazioni di stampo razzista che offendono la Regione e il Paese intero, come i continui attacchi rivolti al ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, provenienti da esponenti politici lombardi hanno recentemente dimostrato», recitava, infatti, il testo presentato, primo firmatario il consigliere Fabio Pizzul. L'odg chiedeva anche che la giunta si impegnasse a «finanziare una campagna contro il razzismo» con «spot e inserzioni a pagamento sui media locali; affissioni sul territorio lombardo di cartelloni dedicati: a istituire un osservatorio regionale dedicato alla lotta al razzismo e un corso di formazione anti-razzismo per gli amministratori pubblici».

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