....Per un mese e mezzo il ministro dell’Interno, e con lui quello degli
Esteri, hanno vissuto o hanno fatto finta di vivere in un vuoto
politico e pneumatico, dove la sovranità statuale è stata sospesa, e
dove la potestà ministeriale è stata disattesa. Alfano e Bonino non
hanno visto, sentito o parlato. E hanno lasciato che, a ordinare, a
gestire e a decidere della sorte di due cittadine straniere, sul
territorio italiano, fosse il «padrone kazako», cioè il satrapo
dispotico Nursultan Nazarbaeyev, attraverso i suoi messi diplomatici.
Lo dicono i fatti, e lo confermano i documenti ufficiali....
Massimo Giannini (La Repubblica 18/07/2013)
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