Durissimo editoriale di Ezio Mauro sull'estradizione di Alma
Shalabayeva, moglie di un dissidente kazako: «Il ministro degli Interni
buono a nulla, Bonino parta per il Kazakhstan»
La storia si fa sempre più intricata, e Repubblica
prende posizione in modo netto contro il governo. I giornali di oggi
riportano i dettagli del blitz che ha portato all’arresto di Alma
Shalabayeva, moglie di un dissidente kazako rifugiato in Gran Bretagna,
col racconto della donna che sostiene di esser stata chiamata «puttana
russa». Sulle colonne di Europa Matteo Tacconi ha spiegato che, mentre
il mandato di cattura internazionale per i dissidenti kazaki è stato
eseguito in diversi paesi, l’Italia è la sola ad aver estradato una
persona ricercata dal governo del Kazakhstan. E il premier Enrico Letta
assicura: «Chi ha sbagliato pagherà».
Ma intanto La Repubblica rompe gli indugi e chiede le dimissioni del ministro Angelino Alfano. Con un editoriale in prima pagina
del direttore Ezio Mauro: «Alfano ha pubblicamente dichiarato che non
sapeva nulla di una vicenda che ha coinvolto 40 uomini in assetto
anti-sommossa, il dipartimento di pubblica sicurezza, la questura di
Roma, il vertice – vacante – della polizia. Un ministro che non è a
conoscenza di un’operazione del genere e non controlla le polizie è
insieme responsabile di tutto e buono a nulla: deve dunque dimettersi».
Mauro non risparmia neppure il ministro degli esteri Emma Bonino, di
cui però non arriva a chiedere le dimissioni: «Se oggi fosse una
semplice dirigente radicale (…) sarebbe già da giorni davanti
all’ambasciata kazaka in un sit-in di protesta. Invece difende il “non
sapevo” di un governo pilatesco. Parta almeno per il Kazakhstan,
chiedendo che Alma e (la figlia) Alua siano restituite al Paese dove
avevano scelto di tutelare la loro libertà, confidando nelle democrazie
occidentali».
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