lunedì 15 luglio 2013

Intrigo Kazakhstan, Alfano rischia

Redazione 
Europa   

Durissimo editoriale di Ezio Mauro sull'estradizione di Alma Shalabayeva, moglie di un dissidente kazako: «Il ministro degli Interni buono a nulla, Bonino parta per il Kazakhstan»
La storia si fa sempre più intricata, e Repubblica prende posizione in modo netto contro il governo. I giornali di oggi riportano i dettagli del blitz che ha portato all’arresto di Alma Shalabayeva, moglie di un dissidente kazako rifugiato in Gran Bretagna, col racconto della donna che sostiene di esser stata chiamata «puttana russa». Sulle colonne di Europa Matteo Tacconi ha spiegato che, mentre il mandato di cattura internazionale per i dissidenti kazaki è stato eseguito in diversi paesi, l’Italia è la sola ad aver estradato una persona ricercata dal governo del Kazakhstan. E il premier Enrico Letta assicura: «Chi ha sbagliato pagherà».
Ma intanto La Repubblica rompe gli indugi e chiede le dimissioni del ministro Angelino Alfano. Con un editoriale in prima pagina del direttore Ezio Mauro: «Alfano ha pubblicamente dichiarato che non sapeva nulla di una vicenda che ha coinvolto 40 uomini in assetto anti-sommossa, il dipartimento di pubblica sicurezza, la questura di Roma, il vertice – vacante – della polizia. Un ministro che non è a conoscenza di un’operazione del genere e non controlla le polizie è insieme responsabile di tutto e buono a nulla: deve dunque dimettersi».
Mauro non risparmia neppure il ministro degli esteri Emma Bonino, di cui però non arriva a chiedere le dimissioni: «Se oggi fosse una semplice dirigente radicale (…) sarebbe già da giorni davanti all’ambasciata kazaka in un sit-in di protesta. Invece difende il “non sapevo” di un governo pilatesco. Parta almeno per il Kazakhstan, chiedendo che Alma e (la figlia) Alua siano restituite al Paese dove avevano scelto di tutelare la loro libertà, confidando nelle democrazie occidentali».

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