sabato 12 ottobre 2013

Malala vince il premio Sakharov

Pakistan 

Internazionale 10 ottobre 2013

 

 

Malala Yousafzai durante un suo intervento a New York, il 25 settembre 2013. (Carlo Allegri, Reuters/Contrasto)

Malala Yousafzai ha sedici anni e da quando ne ha undici si batte per difendere il diritto delle ragazze pachistane allo studio. Il 10 ottobre 2013 ha vinto il premio Sakharov per la libertà di pensiero, assegnato ogni anno dal parlamento europeo.
Malala viene da Mingora, nella valle dello Swat. Tra il 2007 e il 2009 la regione è stata controllata dai taliban, che hanno chiuso le scuole e imposto una severa legge islamica. Nel settembre del 2008 Malala ha pronunciato il suo primo discorso pubblico sul diritto all’istruzione e all’inizio del 2009 ha raccontato come il regime dei taliban stava influenzando la sua vita e quella degli altri bambini e bambine in un blog pubblicato sotto pseudonimo sul sito della Bbc.
Quando l’esercito pachistano è riuscito ad allontanare i taliban dalla regione, Malala e il padre (anche lui attivista) hanno partecipato a vari documentari, come quello realizzato dal New York Times, e interviste.
Il 9 ottobre 2012 hanno sparato a Malala alla testa e alla spalla, sullo scuolabus che la riportava a casa da scuola. “Diffonde idee occidentali”, ha dichiarato il leader del gruppo che ha rivendicato l’attentato. La ragazza è stata operata prima a Peshawar, in Pakistan, e poi a Londra, dove è stata curata. 
L’intervento alle Nazioni Unite
Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, Malala ha pronunciato un discorso alle Nazioni Unite in cui ha chiesto ai governi di tutto il mondo di impegnarsi nella difesa dei diritti delle donne e dei bambini.

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