domenica 2 marzo 2014

Dai divorziati ai giovani disoccupati, un papa che vive nel presente

Maria Galluzzo 
Europa  

Nuova apertura di papa Francesco sui matrimoni falliti e poi un atto d'accusa a un sistema economico a cui danno fastidio i giovani che cercano lavoro
Quando un amore fallisce bisogna «accompagnare, non condannare» chi sperimenta questo dolore. Parole di papa Francesco nell’omelia di questa mattina alla Domus Santa Marta. Parole che proseguono e intensificano la sua riflessione sulla famiglia e sul matrimonio, dopo le recenti giornate di studio del concistoro e la Lettera alle famiglie in vista del sinodo straordinario di ottobre e di un intero anno della vita della Chiesa molto concentrato su questi temi. Parole che confermano la sua cura anche per la condizione delle coppie che si separano.
Commentando il Vangelo di questa mattina il papa si è soffermato sulla bellezza matrimonio: «Farsi una sola carne». Questo senza nascondere che «quando questo amore fallisce, perché tante volte fallisce», bisogna camminare accanto alle persone e soprattutto «non fare casistica con la loro situazione». Una «trappola della casistica» rispetto alla quale il papa aveva messo già in guardia anche il collegio dei cardinali. Ci si può divorziare, sì o no? Trappole da dottori della legge, come facevano i farisei per togliere autorità morale a Gesù.
C’è una grande apertura del papa sul tema, che non si risolve però con un sì o un no, ma con un «cammino di discernimento» per affrontare le sfide attuali con la luce del Vangelo, adottando scelte pastorali adatte ai tempi inquieti che viviamo. Senza la fretta che qualcuno vorrebbe imporgli.
La famiglia, il matrimonio, i giovani, anziani. Papa Francesco vive nella realtà. E sempre questa mattina, incontrando la Pontificia commissione per l’America Latina, si è soffermato sulla difficile situazione sociale di quel continente.
C’è una «eutanasia nascosta», ha detto, di cui sono vittime gli anziani, considerati a volte «materiali di scarto». Così come lo sono i giovani. E qui le sue parole sono diventate atto di accusa: «Dà fastidio a questo sistema mondiale la quantità di giovani ai quali è necessario dare lavoro».
Il giovane che è senza lavoro «anestetizza l’utopia!». E in questo contesto, ha ricordato il papa, vince la droga, che sta «distruggendo intere generazioni» e proliferano altre dipendenze, come la ludopatia.
Tutti ostacoli sul cammino dei giovani. Problemi di fronte ai quali papa Francesco spinge ad aprire gli occhi.

Nessun commento:

Posta un commento