Nuova apertura di papa Francesco sui matrimoni falliti e poi un
atto d'accusa a un sistema economico a cui danno fastidio i giovani che
cercano lavoro
Quando un amore fallisce bisogna «accompagnare, non condannare»
chi sperimenta questo dolore. Parole di papa Francesco nell’omelia di
questa mattina alla Domus Santa Marta. Parole che proseguono e
intensificano la sua riflessione sulla famiglia e sul matrimonio, dopo
le recenti giornate di studio del concistoro e la Lettera alle famiglie
in vista del sinodo straordinario di ottobre e di un intero anno della
vita della Chiesa molto concentrato su questi temi. Parole che
confermano la sua cura anche per la condizione delle coppie che si
separano.
Commentando il Vangelo di questa mattina il papa si è soffermato
sulla bellezza matrimonio: «Farsi una sola carne». Questo senza
nascondere che «quando questo amore fallisce, perché tante volte
fallisce», bisogna camminare accanto alle persone e soprattutto «non
fare casistica con la loro situazione». Una «trappola della casistica»
rispetto alla quale il papa aveva messo già in guardia anche il collegio
dei cardinali. Ci si può divorziare, sì o no? Trappole da dottori della
legge, come facevano i farisei per togliere autorità morale a Gesù.
C’è una grande apertura del papa sul tema, che non si risolve però
con un sì o un no, ma con un «cammino di discernimento» per affrontare
le sfide attuali con la luce del Vangelo, adottando scelte pastorali
adatte ai tempi inquieti che viviamo. Senza la fretta che qualcuno
vorrebbe imporgli.
La famiglia, il matrimonio, i giovani, anziani. Papa Francesco vive
nella realtà. E sempre questa mattina, incontrando la Pontificia
commissione per l’America Latina, si è soffermato sulla difficile
situazione sociale di quel continente.
C’è una «eutanasia nascosta», ha detto, di cui sono vittime gli
anziani, considerati a volte «materiali di scarto». Così come lo sono i
giovani. E qui le sue parole sono diventate atto di accusa: «Dà fastidio
a questo sistema mondiale la quantità di giovani ai quali è necessario
dare lavoro».
Il giovane che è senza lavoro «anestetizza l’utopia!». E in questo
contesto, ha ricordato il papa, vince la droga, che sta «distruggendo
intere generazioni» e proliferano altre dipendenze, come la ludopatia.
Tutti ostacoli sul cammino dei giovani. Problemi di fronte ai quali papa Francesco spinge ad aprire gli occhi.
Tutti ostacoli sul cammino dei giovani. Problemi di fronte ai quali papa Francesco spinge ad aprire gli occhi.
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