Oggi sarà solo la prima tappa. La direzione del Partito democratico
nominerà il suo nuovo vertice, muovendo il primo passo di un percorso a
più step che dovrebbe portare alla composizione della nuova segreteria,
onorando il mantra di questi ultimi giorni: la «gestione unitaria».
Alla guida del partito saranno chiamati Lorenzo Guerini e Debora
Serracchiani, entrambi come vicesegretari. Lo schema però non è gradito a
tutti. Soprattutto alla minoranza, che non ha mai veramente digerito
l’idea del doppio incarico, ossia quello di premier e segretario del
partito. Un punto di (relativa) mediazione potrebbe essere trovato su un
piano B, secondo il quale Guerini sarebbe nominato solo coordinatore
(non vicesegretario) e Serracchiani diventerebbe la “voce” ufficiale dei
democratici, aprendo a una gestione più collegiale del partito.
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