L'operazione #lasvoltabuona è un'applicazione del metodo Renzi: il
rilancio continuo in avanti. In questo caso il suo successo è legato
agli effetti che l'annuncio può innescare. Sulla ripresa dei consumi e
il ritorno della fiducia
Quando rifletteremo con calma sull’operazione #lasvoltabuona di
palazzo Chigi ci accorgeremo che si è trattato, in realtà,
dell’applicazione del più puro metodo Renzi: il rilancio continuo. L’ex
sindaco ha sempre risposto a un’impasse con una fuga in avanti, quando
ha sfidato Bersani per la premiership, quando ha deciso di correre per
la segreteria del Pd, quando ha scelto di arrivare a palazzo Chigi senza
passare dal voto. La doppia scommessa sul taglio delle tasse senza
nuove tasse (maggio) e sul pagamento dei debiti della pubblica
amministrazione (settembre) fa parte dello stesso schema e nessuno oggi
può escludere possa essere superata da un altro rilancio in avanti.
Nell’attesa, l’aspetto più affascinante dell’operazione è che il suo
successo sia legato in gran parte all’annuncio stesso. Non solo perché
il taglio della spesa pubblica (partito ieri nella nuova cabina di regia
di palazzo Chigi, non a via XX settembre) procederà parallelamente al
taglio delle tasse, ma anche perché il risultato è legato a una serie di
variabili (la ripresa dei consumi, i migliori tassi di interesse sul
debito, un rapporto deficit-pil sotto il 3 per cento) che dipendono in
gran parte dal ritorno di una merce oggi rara come la fiducia che
l’annuncio intende innescare. Se grazie agli 80 euri mensili in più in
busta paga gli italiani decideranno di tornare a spendere questo
potrebbe aiutare a invertire il ciclo economico. Questa è la vera
sostanza dell’azzardo renziano.
Non solo la politica, anche l’economia e i mercati dipendono da
aspettative e percezioni. In qualche modo Renzi spera che la sua
scommessa si autoavveri.
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