Europa 26 marzo 2014
Dopo la giornata convulsa di ieri il disegno di legge Delrio sul
riordino delle province ha superato l’esame del senato dopo che nella
mattinata di oggi il governo aveva posto la questione di fiducia. L’aula
ha approvato con 160 sì e 133 no. Il 24 febbraio, giorno in cui il
governo Renzi si presentò per la prima volta a palazzo Madama, a votare
sì furono in 169 mentre i no 139. Lo strappo del gruppo Popolari per
L’Italia, guidati dall’ex ministro della difesa Mario Mauro, è dunque
parzialmente rientrato.
Quello delle province era un passaggio cruciale per il cammino del
governo tanto che, dinanzi agli sbandamenti della coalizione, il
presidente del Consiglio ieri sera ha cercato su Twitter il consenso
dell’opinione pubblica: «Se domani passa la nostra proposta sulle
Province, tremila politici smetteranno di ricevere un’indennità dagli
italiani». Anche oggi Renzi ha voluto ribadire il concetto: «Siamo
consapevoli che alcune province lavorano bene, ma dare un segnale chiaro
forte e netto, con tremila posti per i politici in meno, è la premessa
per dare speranza e fiducia ai cittadini e non è un caso che la
riduzione di costi e posti della politica è la premessa per restituire
80 euro ai cittadini».
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