giovedì 26 settembre 2013

Settimana terribile!

Riccardo Imberti

Prima la notizia della vendita, o meglio svendita di Alitalia ai francesi e Telecom in vendita agli spagnoli, poi la richiesta di Letta agli alleati di un patto per il 2014, infine la minaccia delle dimissioni di tutti i parlamentari in caso di decadenza del condannato da senatore.
Mentre Letta sta facendo ogni sforzo per rassicurare i governi europei e mondiali sulla tenuta del sistema Paese, nonostante i suoi immensi problemi, c'è chi è già in campagna elettorale per difendere il capo. 
Quello che stupisce, è la distanza tra la comprensione di una fase molto delicata del Paese e l’annuncio di una mossa irresponsabile del gruppo di parlamentari del PDL, nonostante le rassicurazioni date a Napolitano, del loro sostegno al governo. 
Di fronte alle continue provocazioni del PDL sorprende il sistematico rinvio delle scelte,  del gruppo dirigente del PD.
Riguardo all'assemblea del PD dei giorni scorsi, tengo per buone le considerazioni interessanti di Vassallo e di Castagnetti su Europa: il primo coglie gli aspetti positivi del percorso congressuale della data e delle regole, definiti, ma non deliberati; il secondo, intravede con ottimismo, l'affermarsi, di Renzi, Civati, Cuperlo e Pittella, come nuovo  gruppo dirigente del partito. 
Sicuramente un pò di ottimismo al PD non guasta, anzi è utile, per i tanti democratici, che hanno vissuto l'ennesima non scelta, con senso di  impotenza, se non di frustrazione.
Cercando di non  ripetere le cose che spesso vado scrivendo su questo blog e augurandomi che, sia Vassallo che Castagnetti, abbiano ragione, mi pare il loro,  più che un giudizio, un auspicio. Un messaggio a coloro che da troppo tempo, stanno guidando e viaggiando con il freno a mano tirato.
La lettura che io do dell'assemblea nazionale del partito dei giorni scorsi, è di profonda insoddisfazione, perché, accanto al comportamento furbesco del rinvio, di chi ha guidato il PD in questi ultimi tempi, ci vedo purtroppo anche la loro plateale incapacità a gestire questa fase. 
Questi giudizi mi convincono sempre di più, della necessitá di voltare pagina e l'urgenza di dare spazio e responsabilità ad una classe dirigente nuova, fresca e dinamica. Ascoltando e leggendo gli interventi di Cuperlo, Civati e Renzi, mi trovo d'accordo con le considerazioni finali dell'articolo di Castagnetti: "Quando sabato ho ascoltato alla assemblea nazionale del Pd gli interventi di Cuperlo, Renzi, Civati e Pittella (e il giorno prima avevo letto il messaggio di Letta) mi si è allargato il cuore e mi sono detto: non è vero che questo partito non ha futuro, ha una nuova classe dirigente veramente all’altezza. Ha solo bisogno che le si dia fiducia".
E' così?
A me rimane la preoccupazione che queste qualità, vengano compromesse e vanificate, dagli atteggiamenti di chi si pensa indispensabile e non ha ancora capito che per loro il tempo è scaduto. Diverso sarebbe, se questa classe dirigente, si rendesse disponibile  e offrisse la propria esperienza, non per condizionare il futuro, ma per renderlo possibile, concreto e solido.
Se ciò accadesse, la politica potrebbe riacquistare la credibilità necessaria tra i cittadini, dare risposte ai gravi problemi economici e sociali che da anni affliggono lavoratori e famiglie  e guidare quei processi di cambiamento  di cui il nostro Paese ha bisogno da tempo.

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