domenica 22 settembre 2013

Pakistan, kamikaze in chiesa: oltre 70 morti, anche 4 bambini

E' successo durante la funzione domenicale, con centinaia di partecipanti. Due terroristi sono entrati con 6-8 chili di esplosivo, facendosi esplodere. Oltre 120 i feriti. Rivendicazione del gruppo sunnita Jandullah. Proteste in varie città
 
PESHAWAR - Due kamikaze si sono fatte esplodere all'interno di una chiesa durante la funzione domenicale nel quartiere Khoati di Peshawar, in Pakistan, uccidendo oltre 70 persone e ferendone più di 120. Tra le vittime, anche quattro bambini.

Il capo della polizia di Peshawar ha detto all'Ansa che "nell'attacco sono stati usati dai 6 agli 8 chili di esplosivo". Al momento stavano partecipando alla messa della domenica centinaia di persone. "La maggioranza dei feriti versano in gravi condizioni", ha riferito una fonte ospedaliera.

L'attacco è stato rivendicato dal gruppo fondamentalista sunnita Jandullah, distintosi in passato per attentati contro obiettivi degli sciiti, considerati apostati. Nella seconda metà di giugno, inoltre, questo movimento ha rivendicato l'attacco a 2.000 metri di quota nel Pakistan settentrionale ad un campo base alle falde dell'Himalaya, uccidendo nove alpinisti stranieri ed una guida pachistana "colpevole", quest'ultima, di essere sciita.

Proteste si stanno svolgendo in varie città del Pakistan: nella città nordoccidentale teatro dell'attacco i parenti delle vittime hanno bloccato le strade urlando slogan antigovernativi.
Nella città meridionale di Karachi, la polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. A Islamabad, gruppi di dimostranti hanno bloccato la principale via di accesso all'aeroporto.
La Repubblica  22 settembre 2013

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