venerdì 28 febbraio 2014

Una scelta naturale e giusta


Laura Venturi
Roma 27 febbraio 2014

Oggi in Direzione Nazionale votiamo l'adesione del PD al Partito del Socialismo Europeo.
Io voterò a favore.
No, non è, come qualcuno sostiene, la vittoria di una parte del PD su un'altra componente.
Il PD di Matteo Renzi e' un partito ricco di valori e di suggestioni ed e' finalmente un partito non post democristiano o post diessino. E' un partito post ideologico, i cui membri si possono sentire parte di un grande progetto, senza sentirsi ex...elemento particolarmente rilevante per chi come me, e tante altre amiche e amici, non ha avuto tessere di partito prima del PD.
L'Italia e' un grande paese europeo e il PD e' un grande partito di sinistra, riformista e di governo.
In Europa i partiti della sinistra riformista stanno, pur con le loro peculiarità, dentro la grande e variegata famiglia del socialismo europeo.
Per quale motivo dovremmo rimanerne fuori? Perché non ci sentiamo una sinistra riformista o perché non ci sentiamo europei?
Non e' una resa da parte di nessuno, non e' la sconfessione di una storia. E non deve essere un’adesione formale e acritica.
Il socialismo europeo ha mostrato i suoi limiti, le sue debolezze e spesso, troppo spesso risulta elettoralmente minoritario in Europa. In questo sta la grande sfida del PD di Matteo Renzi: spronare il PSE a cambiare, ad essere più moderno, ad allargare i suoi orizzonti per tornare a vincere e provare a costruire una Europa più forte e più giusta.
Oggi il PD sceglie la sua casa naturale in Europa e le donne del PSE aprono a Roma il congresso dei Socialists and Democrats...
La Direzione si è espressa a favore con 121 voti, 1 contrario e 2 astenuti.
E' davvero un buon inizio.

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