domenica 2 febbraio 2014

Apriscatole...

Riccardo Imberti
 
Quello che è accaduto in questi giorni alla Camera dei Deputati, con le gesta chiassose e eclatanti del Movimento 5 Stelle, rappesenta un fatto estremamente preoccupante di cui ne avremmo fatto sicuramente a meno. Ancora una volta il movimento di Beppe Grillo ha confermato di non voler giocare alcun ruolo costruttivo, tutto impegnato in un’offensiva contro le istituzioni. Queste gesta volgari e arroganti,  oltre che non produrre risultati, mette in secondo piano anche obiezioni legittime ad alcuni provvedimenti del governo, che dovrebbero e potrebbero essere migliorate. 
E' fin troppo evidente la strategia di Grillo: giocare all'antipolitica per raccogliere a mani basse il voto del disagio e della disperazione di tanti cittadini colpiti da una crisi economica e occupazionale che, al di là delle affermazioni, fatica a cambiare di segno.
Eletti per segnare un radicale cambiamento e innalzare il livello della classe politica italiana, in questo momento i grillini lo stanno abbassando nel peggiore dei modi. L'impennata delle provocazioni è sicuramente dovuta all'accelerazione data da Matteo Renzi al quadro politico. L’imminente voto sul pacchetto di riforme, messo a punto dal segretario del Pd, se dovesse essere adottato in via definitiva, accentuerebbe il bipartitismo e ridurrebbe considerevolmente l’importanza numerica dei grillini in parlamento. Se la politica dovesse riuscire ad autoriformarsi, dimostrando di aver recepito il messaggio uscito dalle urne nel febbraio del 2013 e i parlamentari dell’M5S, conftinuassero nel loro disinteresse, dopo che ne avevano fatto il cavallo di battaglia della loro campagna elettorale, è naturale chiedersi a cosa serve la loro presenza.
Per queste ragioni il movimento di Grillo fa di tutto per paralizzare il parlamento e provocare nuove elezioni con un sistema proporzionale, scelto dalla "rete". 
In questo modo il Paese si troverebbe obbligato alle larghe intese come unica soluzione di governabilità e ciò aprirebbe praterie di consenso al comico genovese, paladino dell'anticasta.
Le forze politiche sono di fronte a un Paese davvero esasperato e hanno il dovere e la responsabilità, di lavorare celermente nella ricerca di soluzioni adeguate. Matteo Renzi, artefice di un'accelerazione salutare del sistema politico, deve continuare sulla strada intrapresa per far fronte e battere l'atteggiamento di un grillismo ormai senza scrupoli.

 

Nessun commento:

Posta un commento