Il 21 ottobre 1998 il segretario dei Ds arrivò a palazzo Chigi senza passare dalle elezioni.
«Quando ero presidente del Consiglio – dirà molti anni dopo D’Alema con
l’usuale ironia – avevo una maggioranza ingovernabile, composta da
squilibrati degni di attenzione psichiatrica che mi chiedevano di uscire
dalla Nato e di dichiarare guerra agli Stati Uniti. Questo ci ha
limitato molto».
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La questione, tutto sommato, è molto semplice: se vai al governo (o alla
segreteria del partito) con i voti degli italiani, ti fai forte di quei
voti per neutralizzare tutti coloro che, per un motivo o per l’altro,
ti ostacolano e ti logorano. Se invece è il ceto politico – cioè
precisamente coloro che di mestiere ostacolano e logorano – a conferirti
l’incarico, il tuo destino è segnato.
Rondolino
Europa
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