sabato 13 gennaio 2018

Gori: Fare meglio


Giorgio Gori
13 gennaio 2018
Noi andiamo avanti. Con le nostre idee che pongono al centro il lavoro. Che coniugano efficienza ed equità, meriti e bisogni. Con la visione alta di una Lombardia prima in Europa nell’economia delle conoscenze, dell’innovazione, del valore aggiunto, e che tutto questo realizza attraverso politiche aperte e inclusive, che cominciano dalla scuola, dall’eguaglianza dei punti di partenza e dalle pari opportunità. Una Lombardia che diventi meta ambita per le alte professionalità del presente e al tempo stesso, come ha sempre fatto, sia la terra che dà speranza a chi sogna un futuro migliore per i suoi figli. E che quella speranza converta in una realtà di comune ricchezza.
Questo è il nostro riformismo lombardo. Che si nutre di ideali ma rifugge dall’idea che ciò che esiste oggi è sempre, per definizione sbagliato e da demolire. Che, per fare un esempio, riconosce l’eccellenza della qualità dei nostri ospedali, ma al tempo stesso individua modelli migliori per le tante criticità del nostro sistema sanitario regionale.
FareMeglio: crediamo che questo e questo soltanto sia il giusto metodo per proporsi al governo di una grande regione come la Lombardia. L’alternativa a noi, a queste idee, è proseguire nella gestione leghista: tanto opaca e inadeguata nella guida dei processi di cambiamento, quando arrogante nel calpestare principi fondamentali di laicità delle istituzioni che fanno di queste una casa comune. Fontana, da questo punto di vista, è un Salvini senza la felpa, ma la cravatta non cambia i contenuti.

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