giovedì 7 dicembre 2017

VELENI

Sandro Albini
La campagna elettorale, iniziata da tempo, sta assumendo toni grotteschi. Tutti sparano contro tutti senza esclusione di colpi, quelli micidiali sono riservati al vicino più prossimo. In questo la sinistra ha una storia gloriosa, rinverdita or ora con cattiveria e miopia sconcertante. In questo modo sono stati rivitalizzate Forza Italia e Lega certamente non privi di responsabilità nella gestione della crisi 2007/2014 (negata fino all'ultimo contro ogni evidenza). E il nuovo che avanza è costituito da una formazione virtuale, gestita da una azienda privata, la quale spara contumelie a destra e a manca senza mai dire che cosa intende fare dei voti conquistati. Paradossalmente chi ha qualche merito nell'aver invertito la tendenza al declino, viene presentato come il responsabile delle malefatte altrui. In questo bailamme di strilli (degno dei polli di Renzo) non sorprende conquistino spazio formazioni squadriste intenzionate a fomentare disordini. E' già accaduto più volte nel nostro Paese. Senza evocare le vicende del 1922 ho sufficiente memoria per ricordare come i vuoti della politica e la pervicace mancanza di realismo delle forze sociali, abbiano lasciato spazio ai tentativi di eversione nera e rossa nel decennio 60/70 del secolo scorso. Non servono le condanne verbali se non si ripristina un clima di confronto serio e responsabile, scevro da quel che finora abbiamo visto, tra tutte le forze politiche. A volte scrollare alberi finisce per favorire chi si voleva colpire. E a forza di rompere bottiglie poi qualcuno dovrà raccattare i cocci, scoprendo che un conto sono le chiacchiere altro è la gestione di realtà complesse per le quali le semplificazioni hanno la medesima efficacia di un bicchiere di acqua versato in un deserto..

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