domenica 24 dicembre 2017

CACCIA AI BOSCHI

Sandro Albini
24 dicembre 2017
Ieri sera Massimo Giannini, ospite di Gramellini, non si è trattenuto dal partecipare allo sport più diffuso: la caccia ai Boschi padre e figlia, contribuendo alla "battuta" sotto le spoglie di una lettera a Babbo Natale. Figlio di un Travaglio minore, ha imbastito la sua storiella con l'ansia di chi vorrebbe essere colui che assesta il colpo fatale ai reprobi. Quindi se Etruria ha truffato i risparmiatori la colpa è di papà Boschi: fa niente se ha rivestito cariche per meno di un anno quando la Banca ormai aveva ampiamente consumato i suoi crimini. E se la Maria Elena incontra e chiede informazioni a qualche banchiere è perché vuole salvare il babbo. Magari voleva soltanto capire l'impatto della crisi sul suo territorio, ma non si è comportata come "la moglie di Cesare" dice Giannini, già immemore delle sagge e sconsolate parole del presidente della Commissione Banche Casini: "è una caccia alle streghe" "Se si esaminasse il comportamento di tutti i politici di ogni schieramento con lo stesso metro usato per la Boschi non se ne salverebbe uno". E di giornalisti quanti? Allora perché tanto accanimento? Solo per gonfiare il petto e conquistare la palma del più duro e puro sotto l'egida di Babbo Natale? No, è il sequel di una storia iniziata nel 2014 e da me già denunciata con un post il 31.08.2016: "Iniziò Ostellino sul Corriere esattamente due anni fa. Si accodò Scalfari e via via tutta la "intellighenzia". Nessuna accusa precisa, dava loro fastidio un Presidente del Consiglio (un ragazzo, chiosa ancora oggi D'Alema) il quale osa governare senza chiedere il permesso agli "illuminati"". Il problema è proprio questo: gli Ostellino, i De Bortoli, gli Scalfari non sono delle "Maria Goretti" ma espressione di interessi, poteri e magari consorterie (nere o bianche) i quali non tollerano che qualcosa si muova al di fuori del loro controllo. Questa è la colpa di Renzi e Boschi: aver pensato di poter governare senza pagare dazio ai potenti. La furibonda campagna contro il referendum ne è conferma. Forse Giannini e company sarebbero più utili al paese se invece di perdersi in chiacchiericci si occupassero della denuncia della Bindi: ci sono ancora logge segrete, alla P2, (quindi piene di magistrati, giornalisti, politici ecc.) nelle quali si è inserita la criminalità. Forse non se occupano perché, se non le logge, hanno frequentazioni sui ballatoi. Chicca finale di Giannini: alle prossime elezioni si rischia: centrodestra o 5 stelle vincitori sarebbero un disastro: speriamo tenga il centrosinistra (cioè il PD). Ipocrita, dopo anni che lo denigri.

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