giovedì 7 dicembre 2017

''Dopo il regalo di Trump, il silenzio di Netanyahu sulla Palestina in rivolta''

Rampini 

"Dopo l'enorme regalo fatto dal presidente Usa a Israele, riconoscendo Gerusalemme come capitale, ci si sarebbe aspettati una mossa da parte del premier Netanyahu che, in qualche modo, confermasse quanto detto da Trump, ovvero che il processo di pace in Medioriente non si interrompe. Ma da parte israeliana, almeno per ora, tutto tace. A conferma che la scelta di Trump rientra perfettamente, anche in questo caso, in quella politica del caos che caratterizza la linea del presidente Usa. E intanto, in palestina e nei territori occupati, monta la rivolta".

Nessun commento:

Posta un commento