lunedì 11 dicembre 2017

Grasso. Se la proposta è solo un nome


Stefano Ceccanti
11 dicembre 2017
Da vari anni la sinistra sinistra fa una campagna (a mio avviso esagerata) contro la personalizzazione della politica, che è un dato ineliminabile del contesto contemporaneo e contro la (presunta) perdita di identità del Pd (dove con identità spesso si intende o il fatto che il leader non provenga dal percorso del Pci, che peraltro si sciolse, o che non difende gli strumenti che in un'altra fase erano visti come costitutivi della sinistra, che però sono strumenti e non fini) . Tuttavia la leadership, pur necessaria, dovrebbe esprimere in modo sintetico un programma, dato che le idee camminano sulle gambe degli uomini. Non è autosufficiente.
Ora l'unica cosa che si capisce al momento della performance televisiva del Presidente Grasso è che il suo nome andrà sul simbolo; tracce di programma, specie sulla questione decisiva dell'Unione Europea, nessuna. Attendiamo quindi, più o meno fiduciosi, premesso che governare relativamente bene degli uffici giudiziari non significa in alcun modo garanzia di saper governare una formazione politica, che è cosa del tutto diversa.
Il nome partito non c'è, cosa curiosa in un'area che del valore dello strumento partito ha fatto (secondo me in questo caso a ragione) spesso un punto chiave della propria impostazione contro soggetti troppo leggeri e indistinti. Per inciso chi si presenta alle elezioni è un partito perché questo è ciò che definisce un partito, quindi non mettere quel nome significa essere un partito in sostanza vergognandosi di esserlo.
Né Grasso identifica chiaramente la proposta come di sinistra e neppure la parola sinistra compare nel simbolo, dove figura invece il richiamo al mix di libertà e uguaglianza che identifica di solito in tutta Europa il centrosinistra riformista, la sinistra liberale e non la sinistra sinistra che è ugualitaria ma non liberale né in economia né sui diritti. E della parziale forzatura rispetto a Libertà Eguale avremo modo di riparlare.
La domanda finale è quindi la seguente: quando questo simbolo andrà sulla scheda e si troverà come concorrenti per un verso il simbolo e il nome del Partito della Rifondazione Comunista e per altro verso il Pd e una lista coalizzata con la parola sinistra, ossia due cose molto chiare e identificabili, sarà riconosciuto come comprensibile anche da una parte di quegli elettori che sull'onda della copertura mediatica immediata a un partito che nasce dimostrano interesse? Tutti i partiti appena nati godono infatti al momento di una sovra copertura mediatica e quindi di una sovrarappresentazione nei sondaggi. Fini u questo docet.  
Tanto più che nel frattempo dovrà chiarire quali sono le sue impostazioni programmatiche in particolare sull'Unione europea su cui nella sua constituency sono presenti chiare impostazioni anti-euro e anti-Ue

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