venerdì 8 gennaio 2016

2016.....si riparte


Riccardo Imberti
Finite le Feste, si ritorna al lavoro come sempre con notizie buone e notizie proeccupanti.
Ci giungono dati sulla disoccupazione del nostro Paese, dati positivi perchè la disoccupazione continua a scendere toccando i minimi da 3 anni a questa parte (11,3%) pure in un clima di instabilità crescente per il mondo e per l’Europa.
Infatti, la pesante caduta delle Borse asiatiche, l'alta tensione tra Arabia Saudita e Iran, il manifestarsi di azioni terroristiche, il test della bomba della Corea del Nord, il flusso interminabile di profughi dalle zone di guerra, sono i segni di una instabilità diffusa che si riflette in maniera pesante nel cuore della nostra Europa, dove Svezia e Danimarca hanno reintrodotto i controlli ai confini nazionali portando un altro duro colpo al principio di libera circolazione delle persone. Insomma, comincia male questo 2016 per il mondo. Mentre l’Italia sembra ripartire, in Europa si va diffondendo un clima di paura preoccupante.
Come nel passato, tocca ancora all'Italia proporre al vecchio continente una via di uscita alla instabilità e alla paura. L'Europa delle frontiere fai da te è morta. Così come miope è la facile opzione dei nuovi costruttori di muri.
Lo spirito di Schengen è l'essenza del progetto europeo: non possiamo rinunciare a questo risultato costruito con fatica e dedizione. Tornare indietro da Schengen non e' solo un fallimento politico e di progetto ma è rinnegare l'idea stessa di Europa cancellando la propria storia. Il nostro governo deve riportare il confronto europeo sui temi dello sviluppo economico e della competizione, ma al tempo stesso è chiamato a riaffermare la necessità di una visione comune e coraggiosa sulla questione dei migranti. Un tema delicato e complesso che richiede ancora più che nel passato azioni mirate, il superamento delle divisioni interne che portano sempre alcuni Paesi a protendere per soluzioni estreme, come il ripristino delle frontiere nazionali. Mi auguro che l'Europa possa, al contrario, rilanciare quell'azione unitaria volta ad affrontare questioni di straordinaria difficoltà in modo più strutturale ed efficiente. Chi pensa di salvarsi da solo dal pantano, affonderà solo un po’ più tardi degli altri. Serve coraggio, lucidità e lungimiranza per far fronte a questioni di portata epocale e sono convinto che ce la possiamo fare.




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