Una proposta di legge Pd che in cinque titoli e sessanta articoli,
disciplini e sistematizzi gli istituti dello status di rifugiato, della
protezione sussidiaria e del diritto d’asilo
Si tratta di una legge che mira ad attuare l’articolo 10 della
Costituzione, che prevede appunto il diritto d’asilo per lo straniero al
quale sia impedito nel suo paese l’esercizio effettivo delle libertà
democratiche. Un articolato in cinque titoli e sessanta articoli, che
vuol essere una legge quadro che disciplini e sistematizzi gli istituti
dello status di rifugiato, della protezione sussidiaria e del diritto
d’asilo.
Certo, poi c’è il tema dell’abolizione del reato d’immigrazione
clandestina: anche quella è una proposta del Pd, presentata la primavera
scorsa. Ma Giacomelli osserva che con le norme sul diritto d’asilo «non
si sta parlando d’altro», perché molti di quelli che affrontano i
viaggi sui barconi, affidando a quelli la loro unica speranza di
sfuggire a situazioni di guerra e violazione dei diritti umani
«sarebbero nella condizione di fare richiesta d’asilo, se fosse un po’
più facile farlo». Infatti il deputato dem rileva che la questione su
cui il governo potrebbe «utilmente intervenire» è proprio quella della
semplificazione delle procedure per chiedere asilo: nella proposta del
Pd si prevede tra l’altro che questo possa essere fatto anche nelle sedi
diplomatiche.
«Già nella passata legislatura – ha ricordato Speranza – abbiamo
presentato questa proposta di legge che affronta il mutamento della
tipologia dell’immigrazione, con la crescita di persone in fuga dai
conflitti, come la Siria, o da paesi dove non vengono garantiti i
diritti, come il Corno d’Africa.
«Bisogna intervenire con urgenza – ha detto Chaouki – perché
situazioni come quelle di Lampedusa sono disumane e inaccettabili,
nonostante l’impegno della popolazione e dell’amministrazione». La
stessa urgenza di cui ha parlato il capo dello stato.
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