Fabrizio Rondolino
L'Unità 28 ottobre 2015
Per il Fatto il premier ellenico
“uccide la sinistra”: un vero rivoluzionario non può accettare
che le cose vadano bene
I volenterosi ragazzi del Fatto proprio
non riescono a farsene una ragione: il cammino della Grecia verso la
normalità – per quanto difficile, incerto, faticoso – li fa
letteralmente imbestialire. “Tsipras uccide la sinistra”, avevano
sobriamente titolato all’indomani delle elezioni. Oggi l’analisi
si fa più raffinata: “Quelli di sinistra-sinistra sono tornati a
dire che Tsipras è il migliore dei leader possibili; quelli di
destra (tipo il Pd) dicono la stessa cosa perché la dice Renzi;
Obama è contento; gli altri se ne fregano”.
Non tutti, però: i Guardiani della
Rivoluzione che presidiano il Fatto fortunatamente si mantengono
vigili e aprono il fuoco contro il rinnegato Tsipras, reo di aver
“cominciato a obbedire ai creditori”. Non sia mai! Se devo dei
soldi a qualcuno, è chiaro che lo devo ricoprire di insulti, e se
insiste lo riempio anche di botte: così fanno i veri rivoluzionari
da che mondo è mondo. Chi paga i debiti, o anche soltanto si azzarda
a dichiarare che li pagherà, è un menscevico, un nemico del popolo,
un sicario del capitale.
E che cosa sta succedendo in Grecia ora
che Tsipras ha tradito la rivoluzione? Il Fatto descrive un paese
devastato, lacerato, fuori controllo: e se riproponiamo qui le parole
del giornale di Travaglio è soltanto per amore di verità, e per
mettere in guardia tutti dai pericoli che corre chi “comincia a
obbedire ai creditori”. “I tassi sul debito si sono abbassati
molto”: un disastro! “Le banche saranno ricapitalizzate e lo
stato dei bilanci è migliore del previsto”: una catastrofe! Il
governo ha firmato un protocollo con l’Ue per avviare “riforme
strutturali” nel fisco, nella sanità, nel welfare, nel lavoro,
nella gestione della spesa pubblica: una vergogna!
Insomma, tutto va per il meglio: e
questo, per un vero rivoluzionario, è davvero intollerabile.
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