Paolo Gentiloni
L'Unità 4 ottobre 2015
Fondamentale adesso avere un governo
stabile in Libia
L’Italia ha sostenuto e sostiene con
forza il testo dell’accordo finalizzato da Bernardino Leon con le
parti libiche coinvolte nel negoziato. Dopo un lungo periodo di crisi
ed instabilità, la Libia si trova in questi giorni di fronte a vero
bivio: continuare con i combattimenti e la distruzione, consegnando
il Paese ad una guerra civile ed al fallimento, esito che avrebbe un
chiaro vincitore, il Daesh, ed un chiaro sconfitto, il popolo Libico.
Oppure raggiungere un accordo e formare un Governo Libico di Unità
nazionale, capace di stabilizzare il Paese, combattere il terrorismo
e aprire la strada allo sviluppo sociale ed economico. La pace e la
riconciliazione sono possibili. E il momento di raggiungerle è
adesso. Le parti libiche non possono fallire, noi comunità
internazionale non possiamo fallire. Bisogna esere chiari e noi siamo
stati molto chiari: quelli che decidono di opporsi ad una rapida
approvazione del testo finale dell’accordo prenderanno una
decisione consapevole che li porrà fuori dal processo politico e
dalla legittimità internazionale. Tutte le parti in causa hanno
accettato cose non gradite. Alcune hanno subìto minacce ed
intimidazioni.
Ma adesso è il momento di finalizzare
l’accordo, nominando personalità efficaci ed accettabili nelle
posizioni apicali del GNA. Sappiamo bene che ci sono discussioni su
alcuni punti del testo dell’accordo, ma il tempo della stesura del
testo, lo abbiamo chiarito, è finito. Adesso è cruciale individuare
le personalità guida di un governo inclusivo e rappresentativo. A
questo fine ci aspettiamo un accordo nei prossimi giorni in modo che
il Governo di Unità nazionale possa davvero insediarsi entro il 20
di Ottobre. Le problematiche sollevate possono essere risolte con una
seria implementazione dell’accordo, e l’Italia, con la comunità
internazionale, è pronta a garantire questa implementazione.Quello
del Governo di Unità Nazionale non sarà il tempo della vendetta, ma
deve essere il tempo della riconciliazione e della ricostruzione. Se
l’accordo verrà raggiunto e completato, come credo e spero
fermamente, l’Italia è pronta a prendersi tutte le proprie
responsabilità insieme ai paesi confinanti ed ai principali attori
regionali ed internazionali. Stiamo dando e daremo il nostro
contributo allo sforzo internazionale per lo sviluppo economico e
sociale della Libia. Con le Nazioni Unite, contribuiremo allo sforzo
di stabilizzazione del nuovo Governo di Unità Nazionale. Per questo,
dal Palazzo delle Nazioni Unite, teatro dell’incontro tra i
rappresenti libici e la comunità internazionale, ho chiesto agli
amici libici di prendersi le proprie responsabilità e di formare un
Governo. Il momento è adesso. Per tutti noi. Non possiamo e non
vogliamo perdere questa opportunità.
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