Fabrizio Rondolino
L'Unità 8 ottobre 2015
“Il Pd è naturalmente di destra”:
così il Fatto titola oggi un’ampia intervista a Luciano
Canfora, filologo classico di fama mondiale e ultimo bolscevico
d’Italia. D’accordo, ad un vero bolscevico deve sembrare di
destra chiunque non chieda, secondo la famosa massima di Lenin,
“il potere dei Soviet più l’elettrificazione di tutto il paese”,
mentre Renzi tutt’al più vuol mettere il canone in bolletta:
ma forse questa volta il professor Canfora s’è lasciato
prendere la mano.
E invece no, la mano se la sono
lasciata prendere quei mattacchioni del Fatto, che anche oggi
scrivono il falso.
L’intervista comincia infatti con
questa solenne dichiarazione: “Il Pd è da tempo un partito
di centro e il centro da sempre ha una vocazione trasformista”.
E il centro – ci auguriamo che Travaglio lo sappia, se mai
dovesse dare per strada indicazioni ad un turista – non è la
destra.
Deve averlo intuito anche
l’intervistatore, che poco dopo torna alla carica con un
interrogativo degno dei medici che la Fata Turchina chiamò al
capezzale di Pinocchio: “Se il Pd è di centro, allora non è
di sinistra”. Seppur in via ipotetica, dunque, anche
l’intervistatore si sta orientando a pensare che il Pd è un
partito di centro: il che lo escluderebbe dal novero dei partiti
di sinistra, ma anche da quelli di destra. A domanda ficcante,
risposta chiara: il Pd, ribadisce il professor Canfora con
precisione chirurgica, “è una formazione centrista per la gestione
dell’esistente”. “Centrista”, ci permettiamo ancora di
segnalare ai disorientati del Fatto, non significa “di destra”
neppure nelle geometrie non euclidee.
Il tema appassiona a tal punto il
cronista, da spingerlo ad avanzare una terza domanda: “Il
Pd diventerà la nuova Dc sotto forma di Partito della Nazione?”
– e la Dc, come crediamo sospetti anche Travaglio, è sinonimo
di centrismo. Il professor Canfora non sfugge alla sfida dialettica e
aggiunge un nuovo elemento: De Gasperi era meglio di Renzi, perché
“poteva contare sul pensiero sociale della Chiesa, che
criticava i presupposti del capitalismo”. Dunque la Dc sembrerebbe
più a sinistra del Pd: il quale a sua volta risulta, per deduzione
logica, il più centrista dei partiti mai apparsi sulla scena
italiana.
Ma non c’è niente da fare: il soviet
del Fatto ha deciso che il partito di Renzi è “naturalmente
di destra”. Suggeriamo al professor Canfora, la prossima
volta, di portarsi una matita e provare con un disegno.
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