venerdì 18 dicembre 2015

Scontro Renzi-Merkel: “Angela, non diteci che date il sangue all’Europa”


Rudy Francesco Calvo
L'Unità 18 dicembre 2015
Al Consiglio europeo, il premier italiano torna all’attacco della Germania: la scintilla è il fondo per salvare i risparmiatori delle banche fallite.
È un Matteo Renzi che gioca ancora all’attacco quello che si è presentato alla seconda giornata del Consiglio europeo in corso a Bruxelles. Dopo aver accusato ieri il ruolo di primus inter pares che sta giocando indebitamente la Germania, oggi il premier italiano ha avuto un vivace scambio di battute con la Cancelliera Merkel sulle questioni economiche, a partire da quelle che riguardano il salvataggio delle banche. “Non potete raccontarci che state donando il sangue all’Europa, cara Angela”, avrebbe detto il presidente del Consiglio, secondo quanto riferisce chi partecipava alla riunione.
La scintilla che ha acceso lo scontro è il completamento dell’unione bancaria, uno dei temi sul tavolo del Consiglio oggi. In particolare, i capi di Stato e di Governo si trovano a discutere del cosiddetto ‘terzo pilastro’, cioè lo schema di assicurazione europea dei depositi che, tanto per fare un esempio, avrebbe consentito un intervento più efficace a tutela dei risparmiatori colpiti dal recente fallimento delle quattro banche italiane.
“Perché la Germania si oppone?”, è stata la domanda di Renzi. Una posizione, quella italiana, che tra l’altro sta trovando sempre più sostenitori al tavolo europeo, a partire dalla Francia, ma anche altri, come Portogallo, Grecia e Ungheria. E perfino i Paesi baltici hanno avuto da ridire sulle posizioni tedesche. Tanto che la soluzione caldeggiata dal nostro Paese era stata inizialmente inserita nello schema di conclusione dei lavori del Consiglio, ma è stata poi cancellata.
Merkel oggi si è limitata a riconoscere che le diverse emergenze intervenute nel frattempo hanno impedito una discussione sulla questione bancaria, ma senza fare alcun passo avanti. Ed è a quel punto che è scattato il battibecco con Renzi, che ha ricordato alla Cancelliera come il suo Paese non avesse certo da piangere di fronte ad alcune scelte imposte recentemente all’Europa, a partire dal salvataggio greco (che ha consentito alle aziende tedesche di acquistare gli aeroporti delle isole elleniche), per finire con il raddoppio del gasdotto NorthStream, a scapito di SouthStream, sul quale si concentrano invece gli interessi italiani.

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