martedì 27 settembre 2016

Professori e "professorini"

Pierluigi Castagnetti
27 settembre 2016
Sono molto preoccupato per le elezioni americane. Speriamo vada bene il confronto fra i due candidati di stanotte, ma dubito molto, perché la demagogia in questi casi finisce sempre per prevalere. Come sarà il mondo in mano a Trump e Putin?: proviamo a immaginare.
La questione dei migranti sta sconvolgendo non solo gli equilibri politici, ma il pensiero, persino la civiltà, del l'occidente. Abbiamo già visto l'esito del mini referendum domenica scorsa nel Canton Ticino. Poi si ripeterà con conseguenze ancora maggiori con il referendum in Ungheria. Poi, fra pochi mesi, ci saranno le elezioni in Francia e in Germania, dove non ci resta che sperare in soluzioni di centrodestra ragionevoli ed europeiste.
L'asse politico del mondo si sta drammaticamente spostando a favore di populismi radicali: la gente sembra non essere disposta a ragionare.
A ragionare sulle conseguenze. Questa è la sconfitta della politica, e del futuro dei popoli.
In questo clima noi italiani svolgeremo la nostra campagna elettorale referendaria, con certi professori prigionieri del loro irresponsabile egocentrismo che li fa dire: noi siamo professori, gli altri sono professorini.
A costoro mi viene da dire che i "professorini" sono stati decisivi nell'immediato dopoguerra a scrivere la Carta e a ricostruire l'Italia. Speriamo siano loro a salvare il futuro del paese anche oggi.

Nessun commento:

Posta un commento