venerdì 9 ottobre 2015

Israele, ucciso un palestinese. Quattro arabi palestinesi accoltellati


La Repubblica 9 ottobre 2015
La polizia ha ucciso un uomo che aveva assalito un agente con un coltello vicino a Hebron. I quattro feriti sarebbero stati colpiti dallo stesso assalitore. Netanyahu condanna: "Colpevoli saranno perseguiti". Un 14enne israeliano accoltellato a Gerusalemme. Una troupe televisiva aggredita ad Afouna, scontri anche a Tel Aviv.
Resta altissima la tensione in Israele. Dopo gli scontri e le aggressioni dei giorni scorsi, un palestinese è stato ucciso in Cisgiordania. L'uomo aveva aggredito e accoltellato un agente della guardia di frontiera  nella colonia di Kiryat Arba, nei pressi di Hebron, tentando di impossesarsi della sua pistola. L'agente è rimasto leggermente ferito. Nel frattempo, aggiorna Radio Gerusalemme, gruppi di coloni stanno cercando di raggiungere Hebron, ma l'esercito israeliano è finora riuscito a sbarrare loro la strada.
Un grave incidente è accaduto anche ad Afula, nel nord del paese: una donna ha aggredito con un coltello un agente di sicurezza nei pressi della stazione dei bus. Secondo il portavoce della polizia, la donna avrebbe provato a colpire l'agente che ha aperto il fuoco ferendola. Proprio ad Afula, giovedì sera, un palestinese ha ferito a coltellate un soldato israeliano.
Stamattina quattro persone, due beduini cittadini di Israele e due palestinesi, sono state accoltellate oggi a Dimona (Neghev), nel sud del paese, presumibilmente dallo stesso assalitore. Secondo la polizia israeliana si tratta in apparenza di un attacco "nazionalistico" di un abitante di Dimona in ritorsione agli attacchi palestinesi dei giorni scorsi. Gli aggrediti sono un netturbino e tre muratori. Uno dei feriti, 35enne, ha riportato lievi lesioni, mentre altri due 50enni sono rimasti appena feriti.
I tre sono stati tutti pugnalati nelle vicinanze di una scuola locale. Poco prima era stato ferito un altro uomo, al torace, anche lui non gravemente. La polizia ha fermato un israeliano ritenuto responsabile sicuramente della prima aggressione: il sindaco di Dimona, Benny Biton, ha riferito a Radio Israele che il sospettato era un residente della città già "noto alla polizia". Due delle vittime sono riuscite a recarsi loro stesse al commissariato locale per denunciare l'accaduto.
Ma l'escalation di violenza assume proprorzioni sempre più preoccupanti. Un quattordicenne israeliano è stato accoltellato, per fortuna in modo leggero, da parte di un palestinese nel centro di Gerusalemme. L'assalitore è stato arrestato.
Netanyahu. Benyamin Netanyahu ha ufficialmente condannato l'aggressione : "Il primo ministro - afferma un comunicato del suo ufficio - condanna con forza l'attacco a persone innocenti.
Israele - è stato aggiunto - è uno Stato di diritto. Quanti ricorrono alla violenza saranno perseguiti per legge, chiunque essi siano".
Assalti a troupe e giornalisti. L'episodio avviene in un clima tesissimo in tutto Israele, dove ci sono state sette aggressioni in due giorni, con 'lupi solitari' palestinesi armati di coltello che colpiscono i passanti. Ma la tensione dilaga in tutto il paese. Una troupe delle televisione commerciale israeliana Canale 2 è stata attaccata la scorsa notte dalla folla ad Afula (nel nord di Israele), poco dopo l'accoltellamento di un soldato da parte di un palestinese. In particolare è stato aggredito dei passanti il giornalista dalla emittente, Forat Nassar, che è arabo. Anche un tecnico ebreo è rimasto contuso. Passanti arabi sono stati attaccati la scorsa notte a Natanya (a Nord di Tel Aviv) e a Gerusalemme, dove centinaia di estremisti di destra hanno inscenato una manifestazione di carattere xenofobo. Un loro esponente è stato arrestato dalla polizia.
Intanto si è appreso che sabato un giornalista sportivo ebreo è stato malmenato da tifosi arabi nello stadio di Sakhnin (Galilea) dove si disputava la partita fra la squadra locale e il Beitar Gerusalemme. Il cronista è uscito  dallo stadio scortato da otto agenti di sicurezza.
Spianata blindata. Le forze di sicurezza israeliane continuano a presidiare la città di Gerusalemme, mantenendo una forte presenza soprattutto intorno alla Città Vecchia dove centinaia di palestinesi stanno partecipando alla consueta preghiera del venerdì. Nella giornata di ieri la polizia ha annunciato restrizioni all'ingresso della Spianata delle Moschee, che è consentito solo agli uomini oltre i 45 anni e le donne di ogni età. "La polizia e le forze della Guardia di frontiera sono schierati dalle prime ore del mattino intorno al centro storico e le vie adiacenti al Muro Occidentale della Spianata per mantenere l'ordine e la sicurezza", si legge in una nota della polizia. "Interverremo con forza contro ogni tentativo di attacco".
Ramallah. Le autorità israeliane temono scontri anche a Ramallah, dove questa mattina è stata restituita la salma di Mohammeed Halabi, il palestinese di 19 anni che il 4 ottobre uccise a coltellate due israeliani nella città vecchia di Gerusalemme e fu a sua volta ucciso dalla reazione della polizia. I funerali si stanno svolgendoad Al-Bireh (Ramallah) e la polizia è in massima allerta.
L'appello del Papa. Un appello per "la riconciliazione e la pace in Medio Oriente" è stato lanciato oggi dal Papa durante il Sinodo. "Siamo dolorosamente colpiti e seguiamo con profonda preoccupazione quanto sta avvenendo in Siria, in Iraq, a Gerusalemme e in Cisgiordania, dove assistiamo ad una escalation della violenza che coinvolge civili innocenti".

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