mercoledì 12 giugno 2013

Sassoli: "Il Pdl in Europa boccia l'uscita dalle politiche di solo rigore"

Ma non era stato Berlusconi, nei giorni scorsi, a chiedere al governo italiano di battere i pugni con la Merkel e di impegnarsi a far ripartire l'economia?


di  David Sassoli

È incomprensibile l'atteggiamento del Pdl, che in Italia sostiene un governo che lavora per la crescita, mentre in Europa boccia ogni ipotesi di uscita da politiche di solo rigore. Ma non era stato Berlusconi, nei giorni scorsi, a chiedere al governo italiano di battere i pugni con la Merkel e di impegnarsi a far ripartire l'economia? La scelta di oggi è la conferma che con due pesi e due misure l'Europa non ripartirà”.
“Con il voto determinante del Pdl oggi a Strasburgo non è stato introdotto il pilastro sociale ('social pact') nell'Unione economica e monetaria, ad ulteriore dimostrazione che le forze di destra vogliono continuare ad operare in un clima di rigidità e austerità che ostacola la ripresa”.
“La lezione che arriva dalla Grecia sembra non essere sufficiente ad indicare strade diverse. A questo proposito è grave che il Pdl abbia bocciato anche la proposta di promuovere uno studio di fattibilità sul salario minimo di disoccupazione, in grado di verificare l'impatto di misure di protezione delle fasce deboli”, conlcude.

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