Allora in campo c’erano le principali associazioni di ispirazione
cattolica (tra cui Acli, Cisl, Coldiretti e Confcooperative) riunite nel
Forum di Todi, presidente del consiglio era Silvio Berlusconi e a
tenere una prolusione fu il cardinal Bagnasco. L’esito di quel convegno
fu una fortissima critica nei confronti del Cavaliere, il no alle
elezioni anticipate e l’invito, più o meno esplicito, a nuovi equilibri e
a un nuovo esecutivo. Furono accontentati.
Oggi c’è un altro governo, guidato da un cattolico dem (nessun invito
ufficiale è pervenuto a palazzo Chigi per la due giorni di Todi).
“Ritrovare il futuro” (sottotitolo “Quale futuro per la politica in
Italia: il contributo del cattolicesimo democratico”) è nato per
iniziativa di Argomenti 2000, l’associazione guidata da Ernesto
Preziosi, deputato alla prima legislatura vicino a Rosy Bindi (che
dovrebbe partecipare). Già a febbraio 2011 Preziosi aveva riunito a Todi
un gruppo di intellettuali e politici cattolici, ma «in quell’occasione
– spiega ad Europa – il taglio era stato soprattutto
seminariale». Questa volta, invece, si parlerà esplicitamente di
politica. «Sta per aprirsi la stagione dei congressi, vogliamo che
finisca l’afasia dei cattolici e che ci si confronti prima sui contenuti
e sui programmi, poi sui progetti. Come non era un dogma l’unità
politica dei cattolici, così non lo è neppure la loro divisione».
A guardare i nomi in programma, si tratta soprattutto di parlamentari
dem, sebbene compaiano anche i nomi di Giuseppe Pisanu, Andrea Olivero e
Lorenzo Dellai. Alcuni non potranno andare: daranno forfait Pierluigi
Castagnetti, Francesco Russo, forse Carlo Dell’Aringa. Non andrà
neanche il presidente delle Acli Gianni Bottalico, mentre altri
esponenti cattolici, come Francesco Garofani e Beppe Fioroni, non sono
stati invitati. Neanche Franco Marini compare nel programma. «Nessuna
discriminazione – assicura Preziosi – anzi, il nostro intento è
inclusivo. L’evento è stato organizzato in fretta e qualche nome può
essere sfuggito, ma abbiamo cercato di rappresentare tutte le aree, non
solo del partito».
E il Forum di Todi, invece, che fine ha fatto? «Non è morto – dicono
alla Cisl – torneremo, magari a settembre». L’impressione è che le
traversie della lista Monti e l’esito elettorale abbiano un po’ cambiato
le carte in tavola e forse anche gli obiettivi.
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