“L’intolleranza crea ingiustizia, facciamo cadere i muri che ci separano”
Roma -20 giugno 2013 - Un mondo senza discriminazioni, che rispetta la
pluralità e vede nell’immigrazione una forza rigenerante.
È la visione proposta ieri dal presidente americano Barack Obama alla
folla che lo ha accolto a Berlino, davanti alla porta di Brandeburgo. Lì
dove cinquant’anni fa il suo predecessore John Fitzgerand Kennedy aveva
detto “ich bin ein berliner”, in un celebre discorso sul valore della
Libertà.
Obama ha parlato del “giorno di pace e giustizia che la nostra
generazione vuole per questo mondo” e dell’esempio che Europa e Stati
uniti sono chiamati a dare. “Noi sappiamo dalla nostra storia che
l’intolleranza crea ingiustizia. Che sia basata sulla razza, sulla
religione, sul genere o sull’orientamento sessuale, noi siamo più forti
quando a tutta la nostra gente, indipendentemente da chi sono o dal loro
aspetto, sono garantite delle opportunità, e quando le nostre mogli o
le nostre figlie hanno le stesse opportunità dei nostri mariti o dei
nostri figli”.
“Quando rispettiamo le fedi praticate nelle nostre chiese e sinagoghe,
nelle nostre moscheee e nei nostri templi, noi siamo più sicuri. Quando
diamo il benvenuto ai migranti con i loro talenti e i loro sogni, noi ci
rinnoviamo. Quando difendiamo i nostri fratelli gay e le nostre sorelle
lesbiche e trattiamo i l loro amore e loro diritti con equità davanti
alla legge, noi difendiamo anche la nostra libertà”.
“Noi siamo più liberi quando tutte le persone possono conquistare la
loro felicità” ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti. “Finchè
esisteranno muri nei nostri cuori per separarci da quelli che non ci
assomigliano, che non la pensano come noi, o che pregano un altro dio,
allora dovremo lavorare più duramente, insieme, per far cadere questo
muri”.
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