sabato 2 febbraio 2019

PAOLO GENTILONI CONFESSA

2 febbraio 2019
"Confesso è colpa mia. Sono proprio io il "governo precedente", e quindi sono colpevole. Al pari dei miei complici Renzi, Letta e Monti.
Lo spread si è impennato in aprile, in seguito alle minacce contro Mattarella. Da allora una confusione affollata di proclami ci è costata alcuni miliardi di interessi e ha fatto perdere valore al patrimonio finanziario per circa 200 miliardi. Colpa mia, lo riconosco.
Dal 2014 l'Italia era sempre cresciuta. Dal luglio 2018 è invece entrata in recessione. Siamo l'unico paese europeo in recessione. Tutta colpa mia.
Il governo Conte è nato con promesse irrealizzabili che hanno provocato un crollo immediato negli indici di fiducia tra le imprese e i consumatori. E nei volumi della produzione industriale. Colpa dei predecessori, suvvia.
Sul bilancio si è fatta prima una festa dal balcone, poi una guerra con Bruxelles. Persa, ma pagata a caro prezzo. Mea culpa.
Sui cantieri e le grandi infrastrutture si litiga su tutto e si ferma quasi tutto. Mea maxima culpa.
Nel 2017 la pressione fiscale era diminuita per il quarto anno consecutivo (mentre aumentava nella UE), ora sta risalendo. La Borsa italiana aveva fatto meglio delle altre, ora è l'opposto. L'export aveva raggiunto la cifra record di 440 miliardi. Il debito era sceso (di pochissimo) al 130,8 del Pil. Adesso risalirà. Il deficit si era ridotto per il quarto anno consecutivo. Aumenterà. Cercate un responsabile? Lo ammetto, sono io.
Ora aumenteranno le tasse e servirà una manovra correttiva, visto che la legge di bilancio in vigore non corregge la spinta recessiva. Per colpa mia, s'intende.
Per fortuna d'ora in poi non avrò più nulla da espiare. Il Presi-dente del Consiglio, infatti, ha appena assicurato che avremo "un bellissimo 2019".
PS. Una gelata si sta diffondendo nelle economie europee. Noi la stiamo affrontando a torso nudo. Allacciate le cinture."

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