Nel profluvio di berlusconate d’antan e di effettacci da comizio di
provincia, in una stradetta bollente dove cinquecento persone in tv
sembrano diecimila, il Cavaliere fresco di condanna ha lanciato due
messaggi.
Il primo: “Il governo e il parlamento devono andare avanti”. In
teoria è la rassicurazione che Enrico Letta (che aveva annunciato, con
sentore severo, che sarebbe stato davanti alla tv per soppesare le
virgole di ciò che sarebbe stato detto al Plebiscito) aspettava. E con
lui, Giorgio Napolitano. Il punto è che le promesse di Berlusconi sono
storicamente da annotare col punto interrogativo in fondo. Sono
innumerevoli le smentite coi fatti alle parole, domandate a Massimo
D’Alema, per dire uno.....
...Il secondo è l’inevitabile messaggio “io sono qui, non mollo”.
Uno spettacolo triste, un comizio sfiatato. Un’iniziativa così così
dal punto di vista strettamente propagandistico, altamente ambigua su
quello politico.
Mario Lavia
Europa 4 agosto 2013
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