Pierluigi Castagnetti
Ho letto oggi il suggerimento di un grande giornalista e intellettuale,
al ns capo di governo, di accompagnare la Francia nell'avventura della
guerra, sapendo che per vincerla occorrerà poi mettere gli scarponi a
terra. Ecco la differenza fra l'intellettuale e il politico. S'io fossi
capo del governo di intellettuali attorno a me ne vorrei moltissimi,
perché chi governa ha bisogno di tanti suggerimenti, tanta intelligenza,
tanta competenza che un uomo solo non può avere. Ma le decisioni non le
delegherei mai a un intellettuale cosiddetto puro, per di più privo di
senso politico e dell'esperienza della responsabilità.
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