Mario Lavia
L'Unità 8 novembre 2015
Berlusconi, gli stessi slogan di 21
anni fa. “Blocca Italia” un flop.
Il tempo passa, solo Silvio Berlusconi
sembra non accorgersene. Con un foglio spiegazzato in mano ha
arringato un folla non “sua” – una folla tutt’altro che
oceanica che non era a piazza Maggiore per lui ma per gli altri
oratori – con sopra scarabocchiati i triti punti di un “programma”
con cui “vincere le elezioni” (quelle che ci saranno fra due
oltre anni-ndr).
A chi ricorda il Berlusconi del ’94,
ma anche del 2001, quello di oggi fa stringere il cuore. Ripete le
cose di 21 anni fa. Invece di dire D’Alema o Prodi o Rutelli dice
Renzi; invece di dire Umberto o Gianfranco dice Matteo e Giorgia. Ma
lo spartito è il medesimo. Non ha capito che il film è un altro.
L’Italia è un’altra. Per questo la manifestazione di Bologna
sembrava in bianco e nero. Un vecchio film.
Berlusconi fa finta di non capire
che non conta più quasi nulla, che il boccino ce l’hanno per
l’appunto “Matteo e Giorgia” e che al massimo lui può
sganciare qualche soldino che fa sempre comodo. Non capisce che la
destra è cambiata, che non è più la sua, che era un mix di spirito
padronale e populismo, di demagogia e un anomalo libertarismo in
grado di schiantare più volte la sinistra che c’era, ecco, non
capire che quel tempo è alle spalle, è patetico.
La destra è cambiata. È anti europea,
anti politica, antisistema. È la volgarità di Salvini e l’arroganza
della Meloni. L’egemonia sulla destra è la loro. Lui, il vecchio
ex Cavaliere, stava lì a comiziare tirandola in lungo sui tempi
concordati, come il vecchio Calvero di Luci della ribalta che ripete
i vecchi numeri che non incantano più. E alle sue spalle c’erano i
giovani leoni, Matteo&Giorgia, che non sanno che farsene dei
foglietti sgualciti di Berlusconi.
Detto questo, il giovane Salvini anche
lui ha ripetuto le solite cose. Almeno ha dato l’impressione-
ma c’è n’era bisogno? – di detenere saldamente la leadership
di questa nuova destra: la piazza era “sua”, l’immagine
mediatica è la sua, il segno politico è il suo. Anche se – va
sottolineato – la tre giorni “blocca-Italia” è tata un flop
clamoroso -nulla si è “bloccato”, come previsto. Un’altra
volta s’inventi, Salvini, qualcosa di più sensato. Fine del
film in bianco e nero.
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