giovedì 26 novembre 2015

ANCHE I FRANCESCANI!

Sandro Albini
Tra tutte le malefatte ai danni di Vaticano, Ordini e Congregazioni Religiose commesse da fratelli, sorelle, o laici imprudentemente assoldati (in qualche caso assoldati proprio per rubare in combutta con qualche religioso) quella comparsa oggi sui giornali è la più sconvolgente. I francescani, si i francescani si sono fatti infinocchiare per una cifra importante: 40 milioni di Euro. Ma cosa sta succedendo nella Chiesa? Il potere temporale è finito con Porta Pia oppure prosegue sotto forma di patrimoni ingenti sui quali ogni tanto cadono in tentazione economi, consulenti e così via. Ne ha voglia Bergoglio di invocare un cambio di passo. Quei 40 milioni erano destinati ad opere di carità non a impinguare il portafoglio di qualche bellimbusto. Immagino lo sconcerto degli umili frati che credono davvero al Signore e a S. Francesco: con quale coraggio ora possono chiedere fondi per la carità quando hanno visti dissipati quelli in loro possesso? E con quale animo i fedeli possono continuare ad erogare fondi per opere di carità quando se ne fa un uso troppo disinvolto (magari sarebbe il caso di verificare anche nel mondo delle ONLUS se i rivoli vanno tutti a buon fine). I casi ormai non stanno più sulle dita di una mano. Accanto alle ruberie, malagestione, improvvisazione hanno contribuito a mettere in difficoltà Salesiani, Fatebenefratelli, S. Lucia, Monterotondo, Camilliani, per citare i casi più noti. E' vero, c'è la crisi delle vocazioni, forse quelli rimasti dentro i conventi sono smarriti e tendono ormai ad assicurare il loro futuro individuale più di quello della famiglia alla quale appartengono. Il Tempio pare brulicare di mercanti e il Papa non dispone forse di tempo ed energie sufficienti per riuscire a scacciarli tutti.

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