lunedì 2 dicembre 2013

ci siamo!

Riccardo Imberti

Ultimi giorni di campagna per le primarie. I tre candidati alla segreteria del PD, stanno girando per l'Italia, dal nord al sud per fare proselitismo tra iscritti, votanti e simpatizzanti. La partita è aperta, perchè, nonostante i sondaggi dicano che c'è un vincitore, nessuno oggi può dire con certezza come andrà.
I toni pacati del confronto televisivo stanno lasciando il posto a polemiche prevedibili, tipico di una vera contesa. Inoltre sarà importante il numero dei votanti. Dopo le tante delusioni di questi anni, la soglia apprezzabile, pare essere individuata in due milioni di votanti, ma tutti i candidati, si augurano che siano molti di più. 
Il favorito è Matteo Renzi e proprio per questo, i suoi competitor hanno aperto un fuoco di fila su tutto ciò che va dicendo, a partire dall'accusa che manca di un programma.
Su questo punto in particolare, mi permetto di dissentire. A  me pare al contrario: Civati e Cuperlo, dissentano dalle sue proposte, senza precisare le alternative possibili. 
Mi ripeto: voterò Matteo perchè, fra le tante ragioni della mia scelta, c'è quella principale del cambiamento. Di questi tempi, credetemi,  non è poco!  Sarà un'illusione? Può essere, comunque, rispetto a Cuperlo e Civati, è il candidato che lo dichiara con più determinazione e siccome credo che questo nostro Paese ha un bisogno enorme di cambiare, mi basterebbe questo impegno dichiarato per convincermi.
Mi convincono però, altri punti del suo programma:
  • la riduzione dei costi della politica, la riduzione dei parlamentari, l'eliminazione del Senato, l'abrogazione delle province;
  • la riforma elettorale che dia con chiarezza la governabilità al Paese;
  • la scelta di investire ingenti risorse per creare lavoro; 
  • la moralità e la coerenza dei comportamenti della classe dirigente e l'abolizione dei suoi privilegi;
  • la riforma della giustizia e l'abolizione della legge bossi fini e giovanardi contro l'uso dell'amnistia come strumento svuota carceri;
  • l'orizzonte europeo per una politica aperta al futuro. Un'europa della buona politica e non dei banchieri e dei tecnocrati.
Mi paiono buone premesse per  un programma di cambiamento e uno scenario interessante per un Partito Democratico che intende governare e guidare il nostro Paese fuori dalla crisi. 
Sono contenuti di sinistra? 
A me pari di sì.
In questi giorni qualcuno ha ripetuto affermazioni usate nelle scorse primarie, dichiarando che Matteo è uomo di destra e con lui, il PD  rischia di dividersi, o peggio di finire la sua storia. 
A maggior ragione allora, voto Renzi, perchè resto convinto, che la sua proposta è l'unica che può tener viva l'idea originale del PD, fuori da nostalgie ideologiche del passato, ma soprattutto, lo scelgo perchè intende voltare pagina e liberarci da una classe dirigente, che in tutti questi anni,  ci ha deluso perchè si è dimostrata inadeguata ad essere classe di governo, non  solo perchè mancanti del consenso necessario per realizzarle.


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