Fabrizio Rondolino
L'Unità 29 marzo 2016
Lo scoop del Fatto stile Watergate: il
5 marzo Renzi è stato a Firenze.
Ci sono notizie che non ti aspetteresti
mai di leggere, segreti che non penseresti mai di poter conoscere,
misteri che mai e poi mai crederesti di vedere un giorno svelati. E
invece, grazie al Fatto, a volte l’impossibile diventa reale,
l’impensabile si manifesta ai nostri occhi increduli: per
esempio, Matteo Renzi è stato a Firenze.
Sì, proprio lui, il presidente del
Consiglio: il 5 marzo scorso, anziché a Dubai o a Salsomaggiore
Terme, è andato proprio nel capoluogo toscano. Pazzesco. Avete
mai visto Renzi a Firenze? Noi neanche una volta.
E mica c’è andato da solo: no,
scrive il Fatto in un crescendo di rivelazioni che al Watergate fanno
un baffo, a Firenze “c’era anche Luca Lotti”.
Lotti, quello che lavora con Renzi a
palazzo Chigi? Proprio lui. Volete davvero dire quel Lotti che a
Firenze ha la moglie e il figlio? Sì, quel Lotti lì. Non ci
posso credere. Ma come gli sarà venuto in mente al Lotti di andare a
Firenze, e per di più con il Renzi? Qui gatta ci cova.
Ma le emozioni non sono ancora finite.
Questi due figuri – il Renzi e il Lotti – non soltanto
sono andati a Firenze, ma hanno addirittura incontrato il
sindaco. Cosa? State scherzando. No, il Fatto non scherza mai:
Renzi e Lotti sono veramente andati a Firenze a hanno
davvero incontrato il sindaco. Non quello di Napoli, no no,
hanno incontrato proprio Nardella. Chissà come hanno fatto a
riconoscerlo: forse Nardella si sarà messo la fascia tricolore.
Attenzione, però, mica finisce qui: a
Firenze c’era anche un quarto uomo. Marco Carrai, presidente
degli Aeroporti di Firenze, nato a Firenze e residente a Firenze,
quel maledetto 5 marzo era anche lui a Firenze. Con Renzi, Lotti
e Nardella. E i servizi segreti non se ne sono accorti. Roba da
interrogazione parlamentare.
“Sistema Renzi, vertice occulto per
gli affari di Carrai, Lotti & C.” spara il Fatto in prima
pagina, orgoglioso dello scoop (che in realtà è scopiazzato
dalle pagine fiorentine del Corriere) e felice come un bimbo
all’entrata di una pasticceria.
E di che hanno discusso i quattro
criminali nel “vertice occulto”? Leggiamo: “il dossier più
rilevante riguarda l’allungamento della pista dell’aeroporto”.
Quello di Fiumicino? No, proprio l’aeroporto di Firenze. Sono
proprio senza vergogna.
Eh sì, è accaduto quel che mai ci si
sarebbe aspettati: il sindaco di Firenze e il presidente
degli Aeroporti di Firenze hanno discusso con il presidente del
Consiglio e il segretario del Cipe l’allungamento della pista
dell’aeroporto di Firenze. E l’hanno fatto, pensate un po’, a
Firenze.
Inaudito. Nessuno finora aveva osato
tanto. E nessun giornale finora aveva sfondato con tanta irruenza
la barriera del ridicolo.
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