Sandro Albini
Parché troppi non rispettano le regole imposte per bloccare
l'epidemia? Per la stessa ragione per la quale usano il telefonino
mentre guidano, non rispettano i limiti di velocità, non pagano le
multe, non fanno vaccinare i figli e così via. E' il frutto di decenni
in cui le REGOLE sono state considerate come imposizioni alla loro
libertà imitando gli stessi comportamenti di certe forze politiche e
giornalismo cialtrone. Si è idolatrato un esasperato individualismo (c'entra
anche la idolatria della privacy) contrapposto ai doveri da praticare
dentro una comunità. E' accaduto così anche tra istituzioni: le Regioni
si sono proposte come Stato nello Stato per cui un provvedimento non è
valido in se ma a seconda di chi lo propone. Lo stiamo vedendo anche in
queste ore con chi minaccia ostruzionismo in Parlamento per marcare una
distanza e rivendicare una identità. Dopo, ad esempio, bisognerà essere
meno tolleranti con i no wax: non si tratta di libertà di opinione ma di
salute pubblica, i loro vaneggiamenti inducono comportamenti pericolosi
con morti al seguito. Quindi regole più dure ma provvedimenti drastici
per i trasgressori. E niente amnistie passata la nottata. Un sistema
democratico non vive di sola rivendicazione dei diritti ma solo se
vengono sanzionati i comportamenti anarcoidi o la non osservanza dei
doveri. Altrimenti arriva l'uomo forte, magari quello che ha lisciato il
pelo ai comportamenti irresponsabili.
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