sabato 28 marzo 2020

APPELLO ALLA MERKEL.

Pierluigi Castagnetti
Conosco Angela Merkel da ben prima che diventasse Cancelliere e conosco il suo genuino spirito europeista. E mi pare di poter dire che le resistenze manifestate nell'ultimo Consiglio europeo, rispetto a un intervento massiccio attraverso ad esempio eurobond, sono dovute all'ostilità dell'establishment tedesco in genere e della CDU in particolare, preoccupato dall'esplosione dei nazionalismi alle prossime elezioni.
Io da molti anni non ho più ruolo e, dunque, titolo per intervenire (l'ultima volta che l'ho incontrata è stata dodici anni fa al G7 dei Presidenti dei Parlamenti a Berlino), ma se l'avessi le ricorderei quanto il Cancelliere Khol disse a Martinazzoli (e a me che l'accompagnavo) alla vigilia delle elezioni federali del 1993, cose che evidentemente le sono ben note. "Non so se vincerò le prossime elezioni per tante ragioni. A Maastricht ho accettato il cammino della moneta unica per tenere unita e dare una missione all'Europa, ben sapendo che la Germania oggi ha la moneta più forte, il marco, che dovrà entrare in un paniere con altre monete tutte più deboli. Ho accelerato l'unificazione tra le due Germania stabilendo - contro il parere di tutti a partire dalla Bundesbank - la parità fra i due marchi, mentendo sapendo di mentire, convinto che questa fosse la condizione per fare un'unificazione vera. Ho poi alzato le aliquote fiscali di cinque punti dicendo che l'intero volume del nuovo gettito fiscale andrò a investirlo tutto all'est, sempre per accelerare l'omogeneizzazione delle condizioni di vita tra tutti i tedeschi. Sennonché le tasse le pagano i percettori di reddito e i contribuenti più ricchi stanno tutti ad ovest dove sono anche gli elettori della CDU. Vedete che il rischio che io non vinca le elezioni è concreto e probabile, ma ho fatto le cose che servono a creare pace nella Germania, perchè il mio maestro, Adenauer, diceva sempre che la Germania in pace nel cuore dell'Europa è garanzia che l'Europa vivrà in pace. E non pensate che io voglia germanizzare l'Europa, prospettiva che spaventerebbe anche me, al contrario io voglio europeizzare la Germania. Ditelo al mio amico Giulio".
Quelle elezioni federali poi premiarono ancora una volta Khol.

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