Stefano Minnucci
L'Unità 7 luglio 2016
Il presidente dell’Inps durante la
sua relazione annuale: “Il Jobs act ha funzionato, ma si faccia
qualcosa in più per contrastare la povertà, 6 milioni di pensionati
sono sotto i mille euro”
“Nel 2015 il numero di contratti a
tempo indeterminato è aumentato di più di mezzo milione”. A
sottolinearlo è il presidente dell’Inps Tito Boeri, nel corso
dell’annuale relazione dell’istituto di previdenza. Dopo questo
grande balzo, fa notare però il numero uno dell’Inps, sarà
difficile che nel 2016 gli occupati possano crescere
ulteriormente, soprattutto in funzione della lenta ripresa in atto.
Ma il dato che Boeri tiene a
sottolineare maggiormente riguarda i giovani, ai quali, osserva, “con
il Jobs Act si è finalmente pensato”. “Non c’è dubbio che il
2015 sia stato un anno di grande cambiamento nelle modalità
d’ingresso dei giovani nel nostro mercato del lavoro” aggiunge,
sottolineando come ci stato un forte incremento nella quota di
assunzioni con contratti a tempo indeterminato ai danni dei contratti
a tempo determinato. “Il numero dei contratti senza una data di
scadenza è aumentato del 62%, addirittura del 76% per i giovani con
meno di 30 anni. Insomma – è la conclusione del ragionamento –
finalmente un anno positivo per il mercato del lavoro dei giovani”.
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